No al deposito di scorie nucleari in Basilicata, la relazione della Regione al Ministero dell’Ambiente
La documentazione inviata dal Dipartimento Ambiente è aggiornata con tutte le osservazioni per scongiurare la scelta del territorio lucano per il sito nucleare
La Regione Basilicata ha inviato al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) la relazione con le eccezioni tecniche per scongiurare l’individuazione del deposito unico di scorie nucleari nel territorio lucano.
La documentazione inviata dal Dipartimento Ambiente è aggiornata con tutte le osservazioni prodotte fino ad alcuni giorni fa tra cui quelle dei Comuni di Bernalda e di Montalbano Jonico del 18 dicembre scorso e quella del Comune di Matera del 19 dicembre scorso. In estrema sintesi al Documento delle osservazioni tecnico – scientifiche (Dots) già trasmesso nel 2021 sono stati aggiunti ulteriori elementi derivanti dal completamento del lavoro di redazione del Piano paesaggistico regionale (Ppr). A questo, tra le altre cose, sono stati aggiunti approfondimenti relativi al ‘Patrimonio culturale’ in merito al riconoscimento di un tratto dell’Appia Antica, che interessa i Comuni di Melfi, Rapolla, Venosa, Palazzo San Gervasio, Banzi e Genzano di Lucania, di Patrimonio Mondiale dell’Unesco o dell’inserimento della ‘Via Francigena’ nei finanziamenti del Ministero del Turismo a maggio 2024 e ancora l’istituzione del sito Natura 2000, ‘Corridoio ionico di migrazione’ per garantire e tutelare la conservazione delle specie ornitiche selvatiche, approvato dalla Giunta regionale che interessa i comuni di Bernalda, Pisticci, Scanzano Ionico e Policoro.
In pratica la documentazione contiene tutti gli elementi relativi ai territori lucani individuati dalla carta nazionale che ne impedirebbero la realizzazione per caratteristiche geologiche, culturali, paesaggistiche e di particolare rilievo economico. “Abbiamo messo in campo in maniera sinergica tutte le energie tecnico – scientifico per scongiurare l’individuazione del sito in Basilicata. Siamo fiduciosi che con questo massiccio lavoro documentale la Basilicata esca dal ventaglio dei siti idonei”, spiega l’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica della Regione Basilicata, Laura Mongiello.