Matera, tutti al ‘presepe’ tra metro, calca e ritardi

“Piano, non spingete, ci sono anziani e bambini”. Sono le ore 19:30. Una folla inferocita attende il trenino che da Matera Centrale conduce a Serra Rifusa, dove per ordinanza comunale devono fermarsi i bus turistici. Ma l’appuntamento con il treno e con il futuro Matera questa volta l’ha perso. La gestione dei flussi turistici accorsi per il presepe vivente è stata a dir poco fallimentare.

“Perché hanno impedito ai pullman di entrare in città?”, si chiede il gestore di un locale nel Sasso Caveoso, che ha già ricevuto numerose critiche dagli ospiti della sua osteria. “Siamo senza sindaco e abbiamo un Commissario, quindi nessuno si è preso la responsabilità di consentire ai bus di entrare in città o di mettere su un servizio navette: è scandaloso”. E tra i turisti stipati come sardine nel trenino delle 19:30, giunto oltretutto con 10 minuti di ritardo, e diretto al terminal di Serra Rifusa, è tutto un lamentarsi e imprecare in vari dialetti.

“Non è modo di organizzare, bello il presepe vivente, ma così non si può, devono organizzarsi meglio, Dimostrano di non essere all’altezza”. Siamo a 12 giorni da Natale, ma è già chiaro che così non va. La voglia di godersi Matera, le luci, la bellezza, il suo bel presepe vivente, in queste feste natalizie si scontra con un collo di bottiglia creato da un’Amministrazione che evidentemente non c’è. Vacatio legis, verrebbe (eufemisticamente) da dire.

Traffico quasi assente in città. E una folla disumana accalcata nella metropolitana. Una sola rotaia disponibile. Le comiche. E un addetto che alla fine apre i tornelli per fa passare tutti. Quasi per disperazione. Comiche, disagi, e lamentele. Subito le navette. O venga regolato seriamente il traffico dei bus in città. Altrimenti sarà un Natale da dimenticare per la città capitale europea della cultura (2019) e capitale mediterranea della Cultura e del dialogo (2026). Le sfide si gestiscono. Con competenza però.

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