Mafia in Basilicata: clan locali influenzati da cosche calabresi, campane e pugliesi

I dati emersi dalla relazione della Direzione Investigativa Antimafia relativa al secondo semestre del 2023
La criminalità organizzata lucana è storicamente influenzata dalle matrici mafiose radicate nelle Regioni confinanti. Nella provincia di Matera vi è la presenza di clan legati ad organizzazioni di matrice calabrese, pugliese e albanese, interessate al controllo del territorio per il traffico degli stupefacenti gestito tra la Puglia e la Calabria. Nella provincia di Potenza sono invece operativi clan autoctoni anch’essi strettamente collegati a cosche criminali calabresi e campane. E’ quanto emerge dalla relazione della Direzione investigativa antimafia, presentata al Parlamento, relativa al periodo giugno – dicembre 2023. Tra gli episodi segnalati dalla Dia l’arresto, eseguito il 7 dicembre 2023, da Polizia di Stato e i Carabinieri, di una persona, gravitante nel gruppo Stefanutti -Martorano, ritenuta responsabile, in concorso con altre persone non identificate, di un omicidio aggravato dalla premeditazione e dalle modalità esecutive cruente, idonee ad evocare sul territorio un clima di intimidazione mafiosa. In particolare, il 27 luglio 2023, a Pignola, avrebbe investito con un’autovettura un uomo ritenuto vicino al gruppo Riviezzi, lasciandolo sul posto gravemente ferito, e deceduto poi in ospedale il 31 luglio. Sei le interdittive antimafia emesse dal Prefetto di Potenza e una da quello di Matera.