Macchina del fango contro la sindaca di Ruoti, Salinardi rinviato a giudizio
La decisione del Gup Setola: atti persecutori e calunnia ai danni di Anna Maria Scalise
Il 12 dicembre scorso, il Giudice dell’Udienza preliminare del Tribunale di Potenza, Lucio Setola, ha disposto il rinvio a giudizio di Angelo Salinardi, ex vice sindaco di Ruoti, accusato atti persecutori e calunnia nei confronti della già sindaca Anna Maria Scalise e di altre figure istituzionali. A novembre invece erano stati rinviati a processo altri 12 coimputati, mentre Scalise, l’attuale sindaco Franco Gentilesca e il Comune di Ruoti si erano costituiti parte civile.
Le accuse rivolte a Salinardi e al gruppo dei dodici coimputati comprendono, tra gli altri, i reati di atti persecutori, diffusione di comunicati stampa diffamatori, calunnie e una vera e propria campagna denigratoria nei confronti di Scalise, Gentilesca e dell’attuale Commissario di polizia, Pasquale Di Tolla. Il fine di tali azioni sarebbe stato quello di screditare i due amministratori e ostacolare e paralizzare l’attività politica del comune. Salinardi e gli altri coimputati avevano presentato numerose denunce contro l’allora sindaca Scalise, risultate tutte infondate, con l’obiettivo di farla arrestare e delegittimarla “la devo uccidere, deve stare 20 anni in tribunale!”. Secondo l’accusa dunque fu messa in piedi una vera e propria campagna di discredito orchestrata per minare la credibilità della sindaca e di altri amministratori.
L’indagine avviata dalla Procura di Potenza nel febbraio del 2022, portò all’arresto 16 persone, tra cui l’ex vice sindaco Angelo Salinardi, tra i consiglieri comunali il vigile del fuoco Angelo Faraone e Rosario De Carlo, l’addetto stampa della Provincia di Potenza Luigi Scaglione, il brigadiere capo dei carabinieri Davide Maletesta, rivelando un presunto sistema di corruzione e collusioni tra pubblici ufficiali e imprenditori.
Salinardi e i suoi avvocati avevano avanzato la richiesta di trasferire il processo a Catanzaro, motivandola con presunti conflitti di interesse legati alla figura del segretario generale della Provincia di Potenza, Giovanni Conte, all’epoca dei fatti giudice onorario (poi destituito dalla carica dal Consiglio Superiore della Magistratura), e secondo loro figura centrale nell’organizzazione della macchina del fango contro Scalise. Richiesta respinta, come già avvenuto dalla Cassazione nel gennaio 2023, confermando lo svolgimento del processo dinanzi al tribunale di Potenza.
Anna Scalise ha anche annunciato l’intenzione di “presentare ulteriori denunce contro Salinardi per le affermazioni diffamatorie che continua a diffondere, nonostante il suo stato di imputato in un processo”.