
L’operazione della Guardia di Finanza: 170 le persone che avrebbero ottenuto certificazioni false
I Finanzieri del Comando Provinciale di Potenza nella mattinata di oggi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta dal GIP di Potenza, su richiesta della Procura, nei confronti di due persone accusate, a vario titolo, di contraffazione di attestazioni formative e certificazioni scolastiche, arrecando così un danno patrimoniale astratto alla pubblica amministrazione e all’efficienza didattica del sistema “scuola” nazionale.
La decisione sulla misura coercitiva arriva all’esito dell’interrogatorio preventivo, previsto dalla recentissima riforma c.d. “Nordio” del codice di procedura penale, e trova el sue fondamenta nella gravità delle condotte poste ni essere e in un solido quadro probatorio ricostruito dalla Polizia Giudiziaria ed evidenziato dal pm inquirente. L’operazione, condotta dalle fiamme gialle del capoluogo lucano e coordinata dalla Procura della Repubblica, ha riguardato taluni soggetti, in concorso tra loro, che avrebbero prodotto e poi posto in vendita attestazioni scolastiche, apparentemente rilasciate da note università, soprattutto telematiche, nonché da Enti di formazione regolarmente autorizzati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, senza che vi fosse stato, nella maggior parte dei casi, l’effettivo svolgimento dei relativi corsi e il sostenimento degli esami di valutazione.
Le indagini hanno accertato che oltre 170 persone del circondario potentino hanno ottenuto falsi titoli attestanti il conseguimento di abilitazioni, qualifiche professionali o certificazioni. Semplicissimo il modus operandi, poiché, ricorrendo alle abilità grafiche di un professionista, veniva preso un titolo originale e si procedeva con l’integrale riproduzione nelle sue caratteristiche essenziali, variandone, ovviamente, i soli dati anagrafici del discente. Emblematico è il caso di una certificazione di conoscenza della lingua inglese, utilizzata come clichè e riprodotta in numerosi esemplari, sicché è risultato che varie decine di candidati avessero conseguito il titolo, contraddistinto da un unico numero identificativo, nella stessa data e ottenendo i medesimi risultati di valutazione degli esami sostenuti.
Le attività investigative hanno acquisito gravi indizi nei confronti di A.S. che avrebbe promosso i corsi fittizi e il rilascio dei titoli scolastici / attestazioni (certificati di livello di conoscenza di lingue straniere, attestati di superamento corsi professionali, diplomi di istruzione secondaria, ecc.) che si asseriscono contraffatti e di Canio Carlo Gerardi che secondo la ricostruzione investigativa sarebbe il grafico incaricato di riprodurre i documenti falsificati.
Questi titoli erano utilizzati essenzialmente da docenti in procinto di presentare o aggiornare il proprio curriculum da presentare prevalentemente a Enti scolastici per accedere ai posti di insegnante.
Le tipiche attività di polizia giudiziaria sono state affiancate dalla raccolta di prove digitali e telefoniche, dalle quali è stato possibile individuare 176 soggetti destinatari dei documenti di cui sopra, nonché di rilevare al realizzazione grafica di 339 titoli formativi ritenuti falsi, di cui una significativa parte sottoposti materialmente a sequestro.