Esplosione Eni Calenzano, due operai lucani dispersi e un altro ferito

Nell’esplosione due operai sono morti. Nella lista delle persone che mancano all’appello ci sono un lavoratore della provincia di Potenza e uno del materano che erano in trasferta in Toscana
C’è anche un operaio lucano, di Villa d’Agri, tra i 26 feriti dell’esplosione, avvenuta questa mattina, nella raffineria Eni di Calenzano (Firenze) a seguito della quale sono morti due lavoratori; altri tre risultano al momento dispersi. Tra questi ci sarebbero altri due lucani, un 45enne di Cirigliano (Matera) e uno di Sasso di Castalda (PZ). I tre uomini si trovavano in Toscana in trasferta da Viggiano con la Sergen, ditta per la quale lavorano e che si occupa di manutenzione. L’operaio lucano ferito a seguito delle ustioni riportate è stato portato all’ospedale Careggi dove è stato intubato e viene monitorato prima di un eventuale trasferimento al Cisanello di Pisa, dove si trova il Centro grandi ustioni. Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione all’interno del deposito Eni sarebbe stata causata dalla perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. Sull’accaduto indaga la procura di Prato che ha delegato il Comando dei Carabinieri di Firenze per gli accertamenti del caso. NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO