Dimissioni Tavares, Lomuti (M5S): “segno di crisi evidente”

3 dicembre 2024 | 15:55
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Dimissioni Tavares, Lomuti (M5S): “segno di crisi evidente”
Arnaldo Lomuti

“Depositato emendamento M5S salva-automotive”

Seppure il giudizio sull’Ad di Stellantis non può che essere pessimo, le dimissioni di Tavaresci consegnano un chiaro messaggio: la crisi del settore dell’Automotive è reale, grave ed evidente. Nel frattempo Stellantis ha annunciato che sarà istituito un nuovo comitato esecutivo presieduto da John Elkann, motivo in più perché questi si faccia coraggio e venga a riferire in parlamento spiegando qual è il piano industriale che ha in mente per rilanciare il marchio automobilistico tanto straniero quanto vitale per migliaia di lavoratrici e lavoratori impegnati negli stabilimenti e negli indotti italiani. E’ questo il commento del deputato lucano Arnaldo Lomuti del M5S.

Bisogna fare in fretta però. -sottolinea Lomuti-Il nuovo Ceo sarà pronto nella prima metà del 2025, mentre oggi il gigante francese vive un momento estremamente delicato: forti cali di profitto, netto tonfo delle vendite (sia in Europa che negli Stati Uniti) e tensioni continue con i sindacati (ma anche con gli industriali e la politica). Intanto, il titolo crolla in Borsa, toccando il minimo da luglio 2022 e chiudendo a -6,3%.

Probabile che ci siano proprio questi numeri la causa delle dimissioni di Tavares. Dimissioni ben liquidate con ben 100 milioni di euro.

E adesso? Adesso riflettori puntati su Elkann.-aggiunge- Avrà il coraggio di assumersi la responsabilità che genera questo nuovo incarico, seppur ad interim, e sedersi, lui e i suoi soci, con il Governo italiano e con la politica europea per costruire un piano industriale serio atto a mettere in sicurezza il settore strategico dell’automotive? E ancora, il governo Meloni continuerà a nascondersi? Le dimissioni di Tavares tolgono l’ultima foglia di fico a un esecutivo che finora nulla ha fatto se non prospettare l’arrivo di imprenditori cinesi. Un fallimento annunciato.

Noi, MoVimento 5 Stelle, la parte nostra la stiamo facendo, seppur con mille difficoltà e contro l’irritante sordomutismo del governo alle idee, proposte e iniziative che arrivano dalle opposizioni. Non fosse stato per noi, Tavares non sarebbe mai venuto in Parlamento a riferire (il nulla ma comunque è venuto). E mentre noi siamo a fianco dei lavoratori Stellantis, il governo nella prossima finanziaria toglie 4,6 miliardi per l’automotive per metterli in armi e difesa.

Per questi motivi, insieme ai miei colleghi M5S della commissione Difesa alla Camera, abbiamo presentato un emendamento alla finanziaria 2025 che ripristina la situazione attuale: non togliamo finanziamenti alla difesa ma riteniamo folle aumentarli in maniera così spropositata da giustificare un simile follia solo se fossimo in stato di guerra. Ma la guerra è tutta interna al nostro Paese perché i dati che abbiamo da SVIMEZ, da GIMBE, da ISTAT sono da bollettino di guerra se parliamo di sanità, di trasporti, di lavoro. Con il nostro emendamento spostiamo semplicemente 2,3 miliardi dal MIMIT e 4,5 dalla Difesa e invece di impegnarli nell’acquisto di nuovi cacciabombardieri, navi da guerra e carri armati, li destiniamo per la transizione verde, la ricerca, gli investimenti del settore automotive e per gli incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti. Abbiamo l’emendamento pronto e chiederemo la variazione di bilancio. Servono azioni concrete. La propaganda, come le bugie, ha gambe corte e purtroppo questo gli italiani hanno dovuto comprenderlo provandolo sulla propria pelle -conclude il deputato pentastellato.