“Con questa sanità in Basilicata si può anche morire”

17 dicembre 2024 | 18:49
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“Con questa sanità in Basilicata si può anche morire”

La denuncia di un 53enne lucano in Adi: ho scritto una pec all’assessore Latronico, ma non ho ottenuto alcuna risposta

Di seguito la lettera alla redazione inviata da un 53enne di Gorgoglione sulla sanità lucana e in particolare sulle difficoltà che vive essendo costretto a sottoporsi a medicazioni tre volte alla settimana per un problema al femore.

“Mi chiamo Rosario Viola, vivo a Gorgoglione (Matera) e ho 53 anni. Sono nato con una lussazione congenita bilaterale delle anche in emiparesi spastica all’emilato destro. A luglio 2002 si rese necessario sottopormi a un intervento chirurgico di artroprotesi all’anca sinistra che feci all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, a marzo 2003 mi uscì un’infezione da protesi infetta e a marzo 2004 si rese necessaria una revisione di protesi dovuta a questa infezione. Dopo varie pulizie chirurgiche sono andato per quattro anni all’Istituto Codivilla Putti di Cortina d’Ampezzo per provare a riuscire a curare questo problema, ma ad oggi ancora persiste secernendo pus e sangue da delle fistole situate alla parte laterolaterale del femore. Non posso rioperarmi altrimenti andrei a commettere un casino ortopedico.

Scrivo alla Vostra testata giornalistica perché essendo in Adi (Assistenza domiciliare integrata) deve venire l’infermiere a medicarmi per tre volte a settimana, però senza materiale della farmacia dell’ospedale in quanto non gli viene fornito o se viene fornito lo danno con il contagocce. Mi appello a Voi perché se contatto le istituzioni sono sorde, ho provato anche a mandare una pec polemica all’Assessore Cosimo Latronico che è rimasta lettera morta non avendo avuto nessuna risposta.

Allora io dico se viviamo in una regione dove la sanità fa acqua da tutte le parti (per non dire che fa schifo), perché si sciacquano la bocca sostenendo che abbiamo una sanità di buona qualità? Purtroppo io la vivo quasi quotidianamente prenotando visite ed esami diagnostici e posso confermare che qui in Basilicata abbiamo una sanità di scarsissima qualità e se non si cacciano i soldi di tasca propria si rischia anche di morire. Io dico: invece di dare i contentini dei vari bonus gas, acqua, eccetera non sarebbe meglio investire in cose utili di cui il cittadino può beneficiare?