Aumentano i lucani che si curano fuori regione
I dati Agenas 2023. Vizziello (BCC): “istantanea di un sistema sanitario lucano in grande difficoltà”
“Quando aumentano i lucani che si ricoverano fuori regione e diminuiscono i cittadini di altre regioni che si ricoverano in Basilicata, circostanza verificatasi nella nostra regione tra il 2019 e il 2023, possiamo tranquillamente definire disastrosa la gestione della sanità lucana da parte del governo Bardi, che si è appunto insediato nel 2019 ed è a tutt’oggi in carica”. È quanto dichiara, in una nota, il Capogruppo di Basilicata Casa Comune Giovanni Vizziello, che così commenta la presentazione dei dati della mobilità sanitaria interregionale relativi all’annualità 2023 ad opera di Agenas.
“La mobilità sanitaria è la cartina al tornasole dell’efficacia e della qualità di un sistema sanitario –spiega Vizziello- perché chi si sposta da una regione all’altra, per centinaia di chilometri, alla ricerca di prestazioni sanitarie migliori o erogate con maggiore celerità non lo fa di certo a cuor leggero, dovendosi allontanare forzatamente dai propri affetti e interessi ed essendo costretto a sostenere, di tasca propria, costi considerevoli.”
“L’Agenas ci dice che tra il 2019 e il 2023 in Basilicata è aumentato del 13% il costo della mobilità passiva, cioè la spesa che la Regione deve sostenere per i lucani che si ricoverano in ospedali di altre regioni e sono diminuiti del 14% i ricavi della mobilità attiva, cioè quanto incassa la Basilicata per i cittadini di altre regioni che si ricoverano nei nostri ospedali”. “I numeri resi pubblici da Agenas-conclude il Capogruppo di Basilicata Casa Comune-rappresentano quindi l’istantanea di un sistema sanitario lucano in grande difficoltà e che necessita di investimenti calibrati sulle esigenze epidemiologiche dei lucani, ai quali occorre garantire servizi sanitari di qualità e migliori condizioni di salute”