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Sciopero Cgil e Uil, Fai Cisl: “in Basilicata ha aderito lo 0,3% su 1.507 addetti dell’agroalimentare”

29 novembre 2024 | 14:07
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Sciopero Cgil e Uil, Fai Cisl: “in Basilicata ha aderito lo 0,3% su 1.507 addetti dell’agroalimentare”
Raffaele Apetino, Fai Cisl

I lavoratori e le lavoratrici della Basilicata hanno capito che la natura della protesta aveva soltanto il sapore di una protesta politica, ideologica e che non avrebbe fatto avanzare di un centimetro le tutele e le conquiste del mondo del lavoro

Di seguito il comunicato stampa della Fai Cisl sullo sciopero indetto da Cgil e Uil

“Il dato che emerge dalle adesioni allo sciopero vicino allo zero indetto da Cgil e Uil dimostra con chiarezza che i lavoratori e le lavoratrici della Basilicata del settore agroalimentare hanno capito che la natura della protesta aveva soltanto il sapore di una protesta politica, ideologica e che non avrebbe fatto avanzare di un centimetro le tutele e le conquiste del mondo del lavoro. Emblematico è il dato che viene fuori dalle grandi realtà industriali del settore alimentare e della forestazione: Ferrero: su 348 addetti solo 4 scioperanti; Barilla: su 142 addetti solo 4 scioperanti;
Coca Cola: su 90 nessun scioperante; Consorzio di Bonifica Forestazione: su 412 nessun scioperante; Consorzio di Bonifica Idraulico: su 212 solo 2 scioperanti. Premesso che va sempre rispettato il diritto allo sciopero e chi lo esercita, un dato cosi basso di adesione dovrebbe far riflettere soprattutto le organizzazioni sindacali che lo hanno indetto. I lavoratori hanno ben chiaro quali sono state le ragioni della Fai Cisl di non aderire perché la protesta fine a se stessa non avrebbe portato nessun beneficio alle condizioni economiche e sociali dei lavoratori lucani. Come Fai Cisl pensiamo che sia importante stare agganciati ai tavoli della contrattazione, continuare il confronto su tutti i tavoli istituzionali nazionali, regionali e con le aziende agroalimentari presenti sul territorio lucano per cercare di migliorare le condizioni dei lavoratori della Basilicata. E proprio su questo aspetto è necessario che la Regione Basilicata rispetti l’impegno assunto nell’ultimo incontro per i 2550 lavoratori della forestazione di pagare entro fine mese gli stipendi. Ci auspichiamo che questo ritardo sia utile a mettere in pagamento oltre la retribuzione di ottobre anche quella di novembre”.