Sanità lucana, paziente denuncia: “Il medico aveva fretta e mi ha trattata con arroganza”

La donna racconta quanto accaduto al Poliambulatorio di Potenza: Non siamo numeri, meritiamo attenzione e rispetto
È un episodio spiacevole e, purtroppo, emblematico quello accaduto il 19 novembre 2024 al Poliambulatorio di Potenza, in via del Gallitello. A raccontarlo è Donatella Coviello, residente in città, che si è vista trattare “con arroganza e scarsa considerazione durante una visita medica programmata da mesi”.
La paziente racconta di aver prenotato la visita di controllo tramite il Cup lo scorso luglio, ottenendo appuntamento per le 12:30 del 19 novembre. Puntuale, si è presentata alle 11:50 presso la struttura per pagare il ticket e prepararsi alla visita. Tuttavia, l’attesa alle casse si è protratta, inducendola a chiedere se fosse possibile effettuare la visita prima e saldare successivamente il ticket. Un impiegato ha acconsentito, ma al piano superiore la risposta del medico è stata negativa: “Deve prima pagare”.
A questo punto, la signora Coviello è tornata in fila, rassicurata dal personale infermieristico che il medico l’avrebbe aspettata. Ma non è stato così. Dopo circa 20 minuti, mentre era ancora in attesa del proprio turno per il pagamento, una operatrice socio sanitaria è scesa a chiamarla con insistenza, dicendole che il medico aveva fretta di andarsene. “O sali adesso o torni nel pomeriggio,” le è stato detto.
Tornata dal medico, la paziente ha cercato di far presente l’incoerenza del suo comportamento. Quest’ultimo, però, l’ha accolta con toni bruschi, ribadendo che alle 13:00 sarebbe dovuto andare via e intimandole di sbrigarsi. “Peccato-dice la donna- che il suo turno finisse ufficialmente alle 14 e che fino a quel momento fosse impegnato a passeggiare in corridoio.
Sentendosi umiliata e trattata senza alcun rispetto, Donatella, presa dalla rabbia, ha strappato la ricetta e il referto di una visita precedente. A quel punto, il medico, senza farsi troppi problemi, le ha suggerito di cambiare dottore e di fare pure un reclamo, con tono sarcastico.
“Non è accettabile – sottolinea la paziente– che un professionista, che dovrebbe garantire un’assistenza adeguata e rispettosa, mostri tanta arroganza nei confronti di chi si rivolge al servizio pubblico per ricevere cure. Mi sono sentita umiliata e trattata con sufficienza”.
La signora Coviello ha deciso di formalizzare un reclamo alla direzione della struttura sanitaria, “nella speranza che episodi del genere non si ripetano”. “Siamo pazienti, non numeri.-sottolinea- Meritiamo attenzione e rispetto, anche e soprattutto quando si verificano imprevisti o disguidi.
Il caso, che è già stato segnalato alle autorità competenti, accende i riflettori sulle criticità del sistema sanitario locale, che non può permettersi episodi di mancata professionalità da parte dei propri operatori. La fiducia nel servizio sanitario pubblico è un bene prezioso, che non può essere compromesso da atteggiamenti poco rispettosi verso chi, spesso già provato da problemi di salute, si affida a questi servizi per ottenere assistenza”.
“Perché un medico dovrebbe avere fretta in orario di servizio? -chiede la donna che aggiunge-E quali misure saranno adottate per evitare che altri pazienti si trovino a vivere esperienze simili? Si attendono risposte”.