Sanità, a Melfi ti operano dopo le piaghe da decubito
Nel reparto di Ortopedia persone anziane con fratture importanti costrette a un lungo ricovero prima dell’intervento “urgente”
C’è un solo ortopedico, disperato anche lui. Non sa come fare. Aspetta un collega in aiuto dall’ospedale San Carlo. Ma la situazione, grave, si protrae da settimane, anzi da mesi. Persone anziane con frattura del femore costrette a ricoveri anche di 15 giorni, prima dell’operazione che dovrebbe essere eseguita entro 48 ore. E capita così che alcune di loro per causa dell’immobilismo a cui sono obbligate cadono vittima delle piaghe da decubito. Spesso si tratta di persone anziane fragili, anche con problemi di deambulazione. La denuncia al nostro giornale di alcuni parenti delle “vittime”, esasperati per l’attesa e per il pericolo corso dai loro cari. “L’unico medico ortopedico in servizio nel reparto – ci dicono- fa il possibile, ma non può fare i miracoli”. Sarebbero oltre una decina i ricoverati nel reparto. Le testimonianze da noi raccolte raccontano una situazione paradossale. Un signore anziano ricoverato con una grave frattura alla caviglia sarà operato lunedì 11 novembre, esattamente dopo due settimane dal ricovero avvenuto il 25 ottobre. Alcuni di loro invitati a parlare della loro condizione di ricoverati a rischio piaghe ci dicono una sola cosa: “aiutateci!” Ai responsabili del servizio sanitario regionale chiediamo di prendere atto di questa situazione, di fare le dovute verifiche e di intervenire nel più breve tempo possibile.
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