Rifiuti, aumenta la spesa sostenuta dalle famiglie in Basilicata
E per la raccolta differenziata, vicini all’obiettivo del 65%. Dal Rapporto 2024 dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, luci ed ombre nella gestione dei rifiuti nelle varie aree del Paese
Aumenta del 6,3% rispetto al 2023 la spesa sostenuta da una famiglia in Basilicata per la tariffa dei rifiuti: in media nel 2024 è di 318 euro rispetto ai 299 dello scorso anno. Spiccano le differenze fra i singoli capoluoghi: 360 euro a Matera, 277 a Potenza. A livello nazionale la spesa si attesta sui 329 euro, con un aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente.
Rispetto alla raccolta differenziata, nel 2022, seppur con dieci anni di ritardo rispetto a quanto previsto dalla normativa europea, si è superato l’obiettivo del 65% di rifiuti differenziati a livello nazionale. Anche in Basilicata siamo prossimi allo stesso obiettivo: è del 63,7% il livello di raccolta differenziata, con notevoli disparità fra i singoli capoluoghi, visto che si va dal 72,8% a Matera al 60,7% a Potenza.
Sono i dati che emergono dal Rapporto 2024 dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile sul sito web www.cittadinanzattiva.it. -L’indagine ha interessato le tariffe rifiuti applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2024, e ha preso come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. I costi rilevati sono comprensivi di Iva (ove applicata) e di addizionali provinciali.
Il quadro nazionale su tariffe e raccolta differenziata . Nel 2024 la spesa media annuale per la famiglia tipo individuata è di 329 euro con un aumento del 2,6% circa rispetto all’anno precedente. Il Trentino Alto Adige è la regione più economica (203 euro), mentre la Puglia è la più costosa (426,50 euro con un aumento di oltre il 4% rispetto all’anno precedente)
Catania è il capoluogo di provincia in cui, come lo scorso anno, si paga di più: 594 euro annui, senza variazioni sul 2023; Trento invece è quello in cui si paga meno: 183 euro, di poco inferiore rispetto al 2023. Dalla top ten dei capoluoghi più costosi escono Benevento, Latina, Messina e Salerno; entrano invece Andria, Cagliari, Pistoia e Trapani. Dalla top ten dei meno cari, esce Bolzano ed entra Siena.
Sono state riscontrate variazioni in aumento in 84 capoluoghi sui 110 esaminati; variazioni in diminuzione in 20 capoluoghi e situazioni sostanzialmente invariate nei casi restanti.