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Operaio morto a Potenza, sei le vittime sul lavoro in Basilicata dall’inizio dell’anno

26 novembre 2024 | 11:51
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Operaio morto a Potenza, sei le vittime sul lavoro in Basilicata dall’inizio dell’anno

Cgil: non sono incidenti ma omicidi. Uil: servono adeguati investimenti dello Stato sulla sicurezza

“Piangiamo oggi l’ennesima vittima sul lavoro in Basilicata. Nella nostra regione sono già sei le morti bianche dall’inizio dell’anno. Non sono incidenti, ma omicidi. Dobbiamo dire basta a questa strage”. Così il segretario generale della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito sull’operaio morto schiacciato da una lastra di vetro mentre svolgeva lavori di manutenzione al Palazzo di Giustizia questa mattina a Potenza.

“Ogni giorno in media in Italia muoiono tre persone sul lavoro – denuncia Esposito – Come Cgil di Potenza siamo vicini alle vittime e ai loro familiari e chiediamo con forza che la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro vengano messi al centro delle azioni di questo governo e delle imprese. Serve un nuovo modello di impresa sostenibile, da un punto di vista ambientale e sociale. La sicurezza e la salute non possono essere considerati dei costi. Occorrono regole più precise e maggiore responsabilità d’impresa. Per questo diciamo basta ai subappalti a cascata che deresponsabilizzano i datori di lavoro a partire dalla sicurezza, scaricando tutti i rischi sui lavoratori.

È urgente -conclude il segretario della Cgil- eliminare la norma che consente il sub appalto a cascata, ripristinare la parità di trattamento economico lungo la filiera degli appalti, rafforzare i controlli ispettivi, favorire un piano di assunzione negli enti preposti ai controlli e una patente a punti che faccia la selezione e qualifichi le aziende virtuose da quelle che non rispettano le misure di sicurezza. In Basilicata è poi urgente rendere attivo l’Osservatorio regionale sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

L’ennesimo incidente sul lavoro che si è verificato questa mattina presso il Tribunale di Potenza, dove un operaio di 61 anni ha perso la vita durante l’installazione di un infisso, rilancia la nostra battaglia per adeguati investimenti dello Stato a favore della sicurezza su tutti i posti di lavoro che è una delle rivendicazioni prioritarie dello sciopero generale del 29 novembre. Così il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli ricordando che l’edilizia si conferma in Basilicata il comparto a “più alto rischio” e che nel 2023 sono state 305 (dati Inail) le denunce di infortuni nell’intero settore delle costruzioni. Il sindacato fa fino in fondo la sua parte – aggiunge – come abbiamo dimostrato solo qualche giorno fa con il corso di formazione che si è tenuto a Potenza in attuazione di un progetto nazionale congiunto Feneal-Uil e Ital (Patronato Uil) – “costruiamo tutela e diritti” – sulle tutele in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali in edilizia. Una nuova tappa della campagna “Zero morti sul lavoro” che la Uil lucana attua già da alcuni anni coinvolgendo anche gli studenti, i lavoratori di domani. Ma è lo Stato che deve fare la sua parte. Nel nostro Paese si continua a morire sui luoghi di lavoro, soprattutto in fabbrica e nei cantieri, e per questo oltre alla sensibilizzazione e alle proposte per quelli che consideriamo omicidi a tutti gli effetti già avanzate al Governo che nella manovra di Bilancio non ha messo un solo euro, serve rafforzare anche la rete delle nostre azioni di tutela dei lavoratori”.