Emergenza idrica: queste le raccomandazioni del Centro Nazionale Sicurezza Acque
Tutto è possibile in assenza di alternative. “Lo scrivente Istituto si rende disponibile a fornire ulteriori indicazioni e supporto per ogni seguito richiedendo, in ogni caso, aggiornamenti rispetto al quadro di emergenza attuale e ai suoi sviluppi”
Pubblichiamo la nota del Centro Nazionale Sicurezza Acque sulla crisi idrica che ha colpito 29 comuni lucani, dalla cui lettura emerge, in primo luogo, che le valutazioni sono state fornite sulla base della documentazione inviata, non su indagini svolte direttamente e autonomamente dal Centro di sicurezza. L’ “approvazione” di tutto il percorso sembra sia stata data perché si tratta di una situazione emergenziale, in assenza di alternative. Numerose le raccomandazioni del Centro Nazionale. Sembra che Luca Lucentini non sia mai venuto in Basilicata, ma sia rimasto dietro la sua scrivania a leggere rapporti e analisi inviate da Potenza. Sulla base della documentazione ricevuta ha indicato le norme di legge alle quali attenersi e ha precisare in tutti i modi che, trattandosi di una emergenza, “si può fare”, ma che, proprio in quanto emergenza, è opportuno e necessario che venga gestita con tutte le precauzioni disposte dalle norme che tali situazioni disciplinano. Ci auguriamo che gli enti regionali preposti daranno attuazione a tutte le raccomandazioni. E ci auguriamo una comunicazione pubblica e istituzionale meno ambigua. Qui la nota integrale del Centro Sicurezza