Emergenza idrica, i cittadini tornano a protestare: Vogliamo acqua pulita
Il 16 novembre un corteo a Potenza organizzato dal Comitato Acqua Pubblica: “inquietante la decisione di realizzare uno sbarramento sul Basento per l’utilizzo dell’acqua del fiume”
Dopo la manifestazione di martedì 12 novembre sotto la Regione Basilicata i cittadini tornano in piazza a Potenza per protestare contro la gestione della crisi idrica che sta colpendo 29 comuni compreso il capoluogo. La manifestazione organizzata dal Comitato Acqua Pubblica il 16 novembre, prevede un corteo che partirà alle 10 da piazza Mario Pagano e si snoderà fino a Piazza Matteotti.
Gli organizzatori attribuiscono “le responsabilità della grave emergenza” alle “forze politiche, ai governi regionali e nazionali, tanto di centrodestra che di centrosinistra che in 50 anni non sono stati capaci di programmare adeguati interventi di gestione e manutenzione della diga del Camastra e il rifacimento delle reti idriche”.
A nulla sono servite le rassicurazione dell’Arpab dopo le analisi sulle acque del Basento. “Inquietante-scrivono in un volantino-la decisione assunta dalla giunta Bardi di realizzare uno sbarramento sul Basento per la canalizzazione delle acque sollevandole fino all’invaso del Camastra per poi portarle fino al potabilizzatore di Masseria Romaniello per il loro trattamento”. Il Comitato Acqua Pubblica si chiede poi quale trattamento verrà eseguito visto che né Bardi né l’assessore Pepe hanno accennato al fatto che le acque del Basento sono inquinate non solo per la presenza di batteri nocivi per la salute umana ma anche di veri e propri veleni provenienti dai reflui delle lavorazioni che da oltre 60 anni sono stati sversati sia nell’area industriale di Tito che in quella di Potenza da molte aziende, non rientrando nell’ordinario ciclo di potabilizzazione. Il tempo delle promesse e della propaganda -avvertono-è finito, i lucani e i cittadini dei comuni interessati dalla crisi idrica meritano rispetto.
Il Comitato Acqua Pubblica chiede inoltre al sindaco di Potenza di convocare con urgenza un consiglio comunale aperto. Intanto le sospensioni idriche vanno avanti: dalle 18:30 alle 6:30 del mattino successivo i rubinetti a Potenza e negli altri 28 comuni restano a secco.