Crisi idrica, un’assemblea pubblica a Tricarico

30 novembre 2024 | 18:39
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Crisi idrica, un’assemblea pubblica a Tricarico

Organizzata dal Comitato Acqua Pubblica “Giuseppe Di Bello”. Oggi 1 dicembre alle ore 17 nella Sala Consiliare

Di seguito il comunicato del Comitato Aqua Pubblica “Giuseppe Di Bello” cheannuncia un’assemblea pubblica a Tricarico, nell’aula consiliare, domani 1 dicembre alle 17:00 per discutere della crisi idrica.

“Alla data odierna abbiamo le rassicurazioni della Regione Basilicata, di Acquedotto Lucano, di Arpab, dell’Asp, qualche amministratore comunale (forse incauto), sull’uso umano delle acque del Basento che arriva nelle case di cittadini. Abbiamo le preoccupazioni e l’invito dell’Istituto Superiore di Sanità alle istituzioni competenti ad ascoltare le preoccupazioni e le proteste dei cittadini e ad effettuare analisi quotidiane sull’acqua che arriva nelle abitazioni e nei luoghi dove l’acqua viene utilizzata dai e per i cittadini. ISS ha anche invitato gli enti preposti a classificare l’acqua del Basento di categoria A3 mentre quella della Camastra era A2. Abbiamo ancora l’indagine della magistratura, che oltre ad aver incaricato le forze di polizia giudiziaria di acquisire tutti i documenti che attengono alla gestione della crisi idrica che stiamo vivendo presso le istituzioni regionali interessate e la società Acque del Sud, ha effettuato prelievo di campioni ai rubinetti da far analizzare da laboratori di fuori regione accreditati.

Quanto sopra è sufficiente a richiedere massima vigilanza delle cittadine e dei cittadini che organizzati nel comitato Acqua Pubblica Peppe di Bello o che hanno semplicemente partecipato alle proteste delle scorse settimane.

A Tricarico ci viene chiesto di organizzare il comitato in modo più largo ed anche di promuovere una raccolta fondi per analisi indipendenti. Nell’assemblea di domani esporremo con nettezza le nostre preoccupazioni, il percorso fin qui fatto, quello che dobbiamo continuare a fare, sia per la salubrità dell’acqua che deve essere destinata ai consumi umani, sia la necessità di una forte azione popolare per impedire che la società per la gestione degli invasi, costituita dal governo Meloni, Acque del Sud, non venga privatizzata. A Tricarico c’è stata grande partecipazione in queste settimane così come fu per la campagna referendaria per l’acqua pubblica nel 2010-2011. Non siamo cavie, pretendiamo rispetto e lo otterremo”.