Calamita: “Pronti alla mobilitazione per il rinnovo del contratto nazionale metalmeccanici e politiche industriali adeguate”
“Con lo sciopero del 29 novembre chiediamo di investire risorse pubbliche per rilanciare l’industria e garantire l’occupazione nella transizione ecologica”
Si è svolta a Potenza l’assemblea generale Fiom-Cgil Basilicata per affrontare le questioni inerenti il rinnovo del contratto collettivo nazionale metalmeccanici Federmeccanica – Assistal e Unionmeccanica – Confapi, oltre allo sciopero generale del 29 novembre indetto da Cgil e Uil, con un focus sulle vertenze regionali a partire da Stellantis e l’indotto.
“Il confronto con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici non risponde alle rivendicazioni fatte negli ultimi mesi – ha spiegato la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita – In particolare sulla parte economica, Federmeccanica e Assistal non vogliono dare certezze agli aumenti del salario cancellando la struttura contrattuale dell’ultimo contratto collettivo nazionale del 2021. Le organizzazioni imprenditoriali propongono un cambio della struttura contrattuale che è inaccettabile. Per noi l’impianto contrattuale dell’ultimo rinnovo va confermato e rafforzato. La struttura degli aumenti per incrementare la retribuzione è un elemento fondamentale del modello contrattuale. Siamo consapevoli della crisi dei principali settori dell’industria, il contratto nazionale è uno strumento per affrontare una fase delicata e per rivendicare interventi del Governo”.
La Fiom sostiene le ragioni dello sciopero indetto per venerdì 29 novembre contro la manovra di bilancio del governo Meloni che non dà risposte concrete ai problemi dei lavoratori e delle lavoratrici. “Una ragione in più – ha detto Calamita – per le metalmeccaniche e i metalmeccanici per incrociare le braccia, oltre al rinnovo del contratto per la difesa e la promozione del lavoro industriale a partire dall’automotive, la siderurgia, l’elettrodomestico e l’installazione impianti. È ora di bloccare chiusure e licenziamenti e investire risorse pubbliche