Anatocismo bancario, la Corte d’Appello di Potenza condanna un istituto di credito

4 novembre 2024 | 10:08
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Anatocismo bancario, la Corte d’Appello di Potenza condanna un istituto di credito
Tribunale di Potenza

I giudici hanno respinto tutte le eccezioni sollevate dalla banca stabilendo la restituzione, all’ex correntista, di tutte le somme da lui indebitamente pagate

Un Istituto di credito è stato condannato a restituire le somme a un ex correntista, un imprenditore di Matera stabilendo così la nullità dell’anatocismo bancario (calcolo degli interessi sugli interessi che sono già maturati su una somma dovuta ndr)

I giudici della Corte di Appello di Potenza-spiega l’avvocato Giovanna Bellizzi che assiste l’imprenditore- hanno respinto tutte le eccezioni sollevate dall’istituto di credito stabilendo dovuta la restituzione, all’ex correntista, di tutte le somme da lui indebitamente pagate, negli anni, a titolo di interessi anatocistici. La sentenza di primo grado, poi confermata in secondo grado, presenta vari spunti di riflessione non solo perché il Tribunale di Matera ha accolto la domanda dell’imprenditore, ma anche perché, uniformandosi ad autorevole e consolidata giurisprudenza in materia, ha imposto la “rideterminazione del rapporto dare e avere relativo al conto corrente in esame” e ha stabilito l’eliminazione di qualsiasi forma di capitalizzazione, anche annuale, degli interessi passivi. L’istituto di credito, tuttavia, ha presentato appello sostenendo l’irrituale produzione documentale degli estratti conti bancari al CTU, ma anche tale eccezione è stata respinta. Ne è conseguito l’onere per la banca di restituire all’imprenditore tutte le somme indebitamente pagate negli anni.

L’avvocato Giovanna Bellizzi esprime soddisfazione per il risultato ottenuto, e considerando che la sentenza è oramai passata in giudicato, ha già promosso azione per il rimborso dei danni subiti dall’imprenditore a causa del lungo protrarsi della causa civile in primo grado e in grado di appello, per quello che oggi è da tutti conosciuto come rimborso ex Legge Pinto.