Potenza, la vicesindaca e il curriculum misterioso

3 ottobre 2024 | 17:07
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Potenza, la vicesindaca e il curriculum misterioso
Federica D'Andrea

Quando mai Federica D’Andrea è stata docente a contratto di Glottologia e Linguistica all’Università della Basilicata?

In Basilicata accadono cose normali che normali non sono. Tra le curiosità più recenti le lauree facili, i curricula adattati all’occorrenza con qualche falsa informazione, geometri che diventano ingegneri dalla mattina alla sera grazie a titoli esteri (magari svizzeri o tedeschi), giornalisti che si “laureano” a loro insaputa. Senza parlare di alcuni avvocati. Insomma, sembra quasi un fenomeno caratteristico di personaggi o semplici funzionari che in un modo o nell’altro hanno a che fare con la politica e con le istituzioni.

Oggi è il turno della vice sindaca del Comune di Potenza, nonché direttrice della Fondazione Potenza Futura, nonché conduttrice televisiva e tutto il resto. Una cosa non quadra nel suo curriculum: “docente a contratto di glottologia e linguistica anno accademico 2016 Università degli Studi della Basilicata”. In questo caso non ci siamo. L’anno accademico o è 2015-2016 o è 2016-2017. Una semplice leggerezza o un gioco di prestigio “linguistico” per trasformare una semplice docenza di qualche ora in un corso qualunque della durata di due mesi in un incarico di “docente a contratto?”

Il problema è un altro: D’Andrea non è mai stata docente a contratto di Glottologia e Linguistica, per un semplice motivo: a noi risulta che all’Unibas per assumere il ruolo di docente a contratto bisogna partecipare ad un concorso e vincerlo. Tra l’altro non ci risulta sia stato bandito in quel periodo alcun concorso per docenti a contratto nella disciplina indicata nel curriculum, né dopo. L’ultimo nel 2012, è stato vinto da altro concorrente. Dunque, come fa Federica D’Andrea a dichiarare che “nell’anno accademico 2016 è  docente a contratto di Glottologia e Linguistica?” Ha partecipato ad un concorso fantasma? Ce lo spiegherà lei, se vorrà. Risulta, invece, vero quanto è scritto in un curriculum precedente: “raccoglitrice dati presso il progetto A.L.Ba. (Atlante linguistico della Basilicata)”, mansione per cui è stata regolarmente pagata. E risulterebbe vero, quanto scritto in un altro curriculum, che tra aprile e maggio 2016 è stata docente (per quante ore?) in un corso di didattica integrativa, punto. Insomma, si sa i curricula si scrivono in base alle circostanze.

Tuttavia, nel curriculum più recente, presentato in occasione della candidatura a consigliera regionale alle ultime elezioni, la raccoglitrice di dati è diventata “docente a contratto.” Quel titolo impressiona di più chi legge la storia professionale di una persona in carriera politica. Così diventa comprensibile il gioco di prestigio. Ora, se quell’incarico non è mai esistito, come fanno i cittadini a fidarsi di un esponente delle istituzioni che usa formule ambigue che trarrebbero in inganno chiunque? Come ci si può fidare di chi dichiara nel suo curriculum un titolo che non ha? Queste sono  domande difficili. Più facile, invece, l’altra domanda che rivolgiamo direttamente alla vice sindaca: lei è mai stata “docente a contratto di Glottologia e Linguistica dell’Università della Basilicata?”

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