Potenza, il nuovo “partito” di Donato Macchia crea ansia nel PD

2 ottobre 2024 | 17:57
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Potenza, il nuovo “partito” di Donato Macchia crea ansia nel PD
Macchia e D'Andrea

Sarebbero state convocate per questa settimana assemblea regionale e cittadina del Pd per discutere anche sul “caso Telesca-D’Andrea”

Andiamo avanti con la raccolta di indizi sul presunto progetto politico di Donato Macchia e Federica D’Andrea. Intanto, pare certa la fine dell’esperienza di Basilicata Casa Comune in Consiglio Comunale a Potenza: tutti o quasi tutti i consiglieri di quel raggruppamento sembrano intenzionati a schierarsi con l’assessora Federica D’Andrea. Assessora che avrebbe in animo di costituire un nuovo gruppo autonomo. Per questa ragione, pare, qualcuno all’interno del Pd avrebbe già ipotizzato al sindaco Telesca una possibile revoca delle deleghe assessorili alla fedelissima dell’imprenditore di Filiano.  E ancora per questa ragione, pare che qualcuno del Pd spinga il partito a formare un proprio Gruppo in Consiglio Comunale di cui faccia parte anche Telesca. E questo per marcare il ruolo politico dei Dem e mettere “sotto tutela” politica il sindaco. Il che vorrebbe dire mettere un freno ad eventuali “accoppiamenti” politici di Telesca con Macchia. E qui ci scappa un mezzo sorriso perché il feeling tra i due è di lunga data e il Pd adesso lo scopre. Nello scorso week end ci è parso di scorgere, dalle parti del mar Ionio lucano, un capannello serale tra Macchia, Telesca e l’amministratore unico del Consorzio di Bonifica, Giuseppe Musacchio. Niente di strano, sono amici. Per noi, però, potrebbe rappresentare un altro indizio. Vedremo.

Insomma, gli indizi aumentano. Pare certo che la maggioranza in seno al Partito Democratico sia preoccupata per l’eventuale iniziativa di Macchia anche perché, secondo alcuni, non è chiaro il campo politico in cui potrebbe collocarsi. Tuttavia, tra gli indizi vecchi e nuovi, troviamo tracce di una collocazione nel centro destra. Non dimentichiamo che Federica D’Andrea è stata già assessora ad Avigliano con il sindaco di centro destra. Abbiamo già scritto di un altro indizio circa interlocuzioni tra alcuni mediatori della presunta “operazione Macchia” e ambienti legati al sindaco di Terni e ad Angelino Alfano.

Ma la partita è anche tutta interna alle postazioni di potere in Basilicata e nella città di Potenza. All’opera mediatori per favorire “avvicinamenti politici” tra Macchia con altri esponenti di “destra” e di centro sinistra.  Vito De Filippo in persona avrebbe molto da perdere nel caso Vincenzo Telesca aderisse al presunto progetto politico Macchia-D’Andrea. Perché? Perché l’ex deputato sin dall’inizio ha messo il suo cappello sull’elezione del nuovo sindaco. E non solo per questo: fonti interne ai Dem ci raccontano che De Filippo “si venderebbe” anche a Roma Vincenzo Telesca – non iscritto al Partito – come sindaco del Pd. E tra le righe lo presenterebbe come “creatura” da lui sostenuta alle elezioni. Insomma, “è uno dei miei”. Al contrario, il sindaco non smette mai di ricordare in giro che lui è un civico, eletto in una lista civica e da altre liste civiche. Il che è, almeno formalmente, vero. Certamente è stato appoggiato da Donato Macchia e da altri imprenditori, consulenti, avvocati, burocrati e dirigenti che a breve presenteranno il conto.

Al momento, ci fermiamo qui. Cercheremo altri indizi su cui vi terremo aggiornati. Dobbiamo ricordare però, che quasi sempre, la mescolanza tra imprenditoria e politica o, se volete, tra politici e imprenditori, non ha portato bene.