L’opinione: il ventre molle nel destino della Basilicata

4 ottobre 2024 | 10:57
Share0
L’opinione: il ventre molle nel destino della Basilicata

Le riflessioni di un lettore materano sul presente e sul futuro della Basilicata

Gentilissimo direttore,

ho scoperto da alcuni mesi il giornale on line Basilicata 24, apprezzo lo spasmo di voler denunciare le piccole e grandi cose che accadono nella nostra regione, costituita da piccolissimi centri e due sole città che non raggiungono neanche da sole centomila abitanti, infatti ogni inchiesta ed ogni considerazione deve tenere conto di questo indiscutibile limite.

Di fatti la Lucania fa parte di un continente Europeo di 450 milioni di abitanti soltanto nella UE, ed in una nazione di poco meno di 60 milioni, dove la città capoluogo per trovare un centro urbano (Salerno) deve percorrere almeno 150 Km, questa condizione oggettiva è la madre di tutte le altre limitazioni.

E’ impensabile immaginare che il capoluogo possa diventare un polo di attrazione, in quanto vive un isolamento dorato, infatti i politici da sempre hanno preferito drogare la sua economia, con massicci finanziamenti pubblici, legge 219 (terremoto), Fiat- Stellantis, Università, Ospedale S. Carlo, insomma una piccola Capitale terziaria, e quindi con tutte le caratteristiche della Capitale d’Italia.

Il destino della Basilicata appare segnato in quanto è il ventre molle di regioni circostanti più dinamiche e più abitate, oggetto di perforazioni petrolifere e deposito di scorie radioattive, e se le sue dimensioni sono state programmate per questi fini?

Infatti, i politici locali credo che siano consci di queste condizioni ma sono impotenti per una inversione di tendenza, e a fronte dell’autonomia differenziata regionale che io approvo; in quanto imporrà ai territori di trovare soluzioni più sostenibili, accorpano gli enti territoriali quali: Camera di Commercio unica, Unione industriali unica, ecc.. , duplicando l’atteggiamento politico romano, ma mortificando il territorio materano che compete ad armi impari con la Puglia ad est e il capoluogo lucano ad ovest.

Infondo, basti pensare ad alcune realtà pugliesi con abitanti pari al capoluogo lucano, hanno ottenuto  un buono sviluppo locale autopropulsivo, così dovrebbe fare anche la regione lucana elencando le specificità del territorio es: prodotti caseari, parchi, turismo, tempo libero, ma soprattutto con un diverso approccio mentale dei lucani, tendenzialmente fatalisti, non ha caso Potenza è una delle città che spende di più per i giochi d’azzardo, insomma piace vincere facile, per un certo periodo Zio Emilio ci aveva abituati cosi ……

Infine, occorre anticipare il più possibile quello che ci aspetta, senza cadere nella rassegnazione ma anche senza illuderci di vivere in una grande regione. Giovanni Vizziello, un lettore della Città di Matera

Caro Giovanni, le sue opinioni sono degne di grande rispetto e rispecchiano sotto alcuni aspetti il pensiero di tanti altri cittadini. Devo dirle, però, che l’autonomia differenziata, anche per causa dei limiti da lei sottolineati, non mi sembra sia la soluzione. Al contrario potrebbe aggiungere altri vincoli molto pericolosi. Lei fa bene a sottolineare la questione della mentalità. Bisognerebbe ripartire da una diffusa “riconoscenza del limite” nelle scelte politiche e nell’azione sociale. Grazie per aver condiviso con noi il suo pensiero. Buona giornata, continui a seguirci.