Le proteste “violente” e il perbenismo di facciata

6 ottobre 2024 | 15:07
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Le proteste “violente” e il perbenismo di facciata

Non è mai stato difficile infiltrare una decina di agenti provocatori in più che pacifiche manifestazioni per trasformarle in violente e dare spazio alle solite ciance

Sono passati decenni da quando da leaderino del Movimento Studentesco al liceo organizzavo manifestazioni. La DIGOS non è certo il MOSSAD, non è mai stato difficile infiltrare una decina di agenti provocatori in manifestazioni più che pacifiche per trasformarle in violente e dare spazio alle solite ciance: no alla violenza, stretta sui diritti a manifestare e via dicendo sollecitando un vile perbenismo in modo da chiedere ordine e sicurezza e nascondere le ragioni più che legittime della protesta.

Anche nella manifestazione di ieri a Roma c’è stato lo stesso copione. Una manifestazione pacifica che all’improvviso si trasforma in scontro dove poliziotti inermi, ma ben armati, lamentano una trentina di feriti a fronte di quattro fra i manifestanti. Già qui c’è dell’incredibile! E però occorre ricordare a tutti quelli che chiedono, appunto, ordine e disciplina che le responsabilità sono sempre individuali e che quindi si perseguano i responsabili di segnali stradali divelti, bombe carta e altri atti vandalici. Coraggio, non dovrebbe essere difficile e invece di perdere tempo in dichiarazioni, sempre condivisibili, contro i violenti, le forze dell’ordine si attivino per perseguire le responsabilità individuali con condanne a seguito di pubblici ed equi processi.

È evidente che deve sempre esserci una misura in tutte le cose ma, ricordiamolo, ci sono seri dubbi sulla legittimità di vietare la manifestazione che pare dettata non dal timore di turbamento dell’ordine pubblico che, per quanto sia stato enfatizzato da un vero sistema informativo di regime, è apparso modesto, ma quanto a far guardare il dito e non la luna che il dito indica. Lo sapremo dal TAR del Lazio a cui è stata sottoposta la questione della legittimità del divieto e che invece di esprimersi con urgenza ha preso tempo, sic! fino al 29 ottobre. Il danno e la beffa!

La luna intanto splende in cielo e nessuno la guarda ed è uno stato terrorista che dichiara non gradito il Segretario generale ONU, che chiede alle truppe UNIFIL di spostarsi per poter compiere nuovi eccidi, che impedisce ai giornalisti di documentare il genocidio, che invade uno stato estero, che compie omicidi mirati fuori dal territorio nazionale, che viola le regole internazionali sull’uso di bombe mascherate in oggetti apparentemente innocui,  che sta estendendo il conflitto forte della protezione USA, che pratica l’apartheid, che occupa illegalmente e contro ogni risoluzione ONU dei territori non suoi e via dicendo affermando di fatto che poiché Israele il 7 ottobre è stato vittima del terrorismo è legittimato a sua volta a praticare il terrorismo.

Sappiatelo: si è stabilito un nuovo ordine mondiale per cui se un terrorista si nascondesse nel vostro condominio, che voi ne siate consapevoli o meno, Israele avrà diritto di gettarvi una bomba addosso e sterminarvi tutti.

Sappiatelo: Israele ha il diritto di difendersi. Vero e condivido! Ma i palestinesi hanno qualche diritto, oltre a quello di essere ammazzati tutti i giorni? Di fronte a tutto ciò, perdonatemi, mi pare che la posizione espressa contro la violenza nelle piazze sia banale e di un fastidioso perbenismo.

Nel mentre ogni occasione in Italia è buona per arrivare sempre più a uno Stato di polizia e dove le libertà di pensiero diventano sempre più un optional e dove addirittura Piantedosi e il Governo entrano, contro ogni dettato costituzionale, nel merito dell’oggetto contro cui si esprime dissenso per vietare le manifestazione. Tra un poco saranno consentite solo quelle contro il M5S e le opposizioni.

C’è stato un tempo in cui le coscienze si risvegliavano. È stato un tempo in cui c’erano cantautori come De André che cantavano: ‘Se avete preso per buone, le “verità” della televisione, anche se allora vi siete assolti, siete lo stesso coinvolti’. Ora le nostre orecchie sono tappate e i nostri occhi puntati su Ballando con le stelle.

Sui morti a Gaza e in tutto il Medioriente è inutile che giriamo la testa dall’altro lato perché di ogni morto ne portiamo tutti la responsabilità e sarebbe anche ora di prendere atto che gli USA, vinca Harris o Trump, con il loro appoggio incondizionato a un criminale di guerra come Netanyahu e inviando armi che vengono costantemente gettate su civili inermi hanno perso, e fanno perdere all’intero Occidente, ogni superiorità morale nei confronto di autarchi e dittatori.