La vicesindaca di Potenza ha giocato a nascondino
Aspettavamo una replica al nostro articolo sul suo curriculum misterioso, ma Federica D’Andrea ha preferito ironizzare sui social. Vi spieghiamo perché ha evitato di rispondere
Abbiamo atteso inutilmente una replica. E dunque, tanto per chiudere la faccenda sull’inattendibile curriculum di D’Andrea, e per evitare che qualcuno pensi che questo giornale racconti frottole, chiariamo la questione della presunta verità diffusa a mezzo social della vice sindaca di Potenza. L’uso di strumenti ambigui per comunicare la propria verità non dovrebbe appartenere a chi rappresenta istituzioni e cittadini. D’Andrea lo ha fatto postando uno screenshot che disorienta chi non conosce i fatti e glissando così la domanda da noi posta: “lei è mai stata docente a contratto di Glottologia e Linguistica all’Unibas?” Lo screen della “salvezza”, che potete leggere a fondo pagina, è accompagnato da un messaggio: “Eppure bastava fare una semplice ricerca su internet. È tutto pubblico, anche la graduatoria del concorso per titoli ed esami che mi ha vista assegnataria di un contratto per lo svolgimento di un corso di Didattica integrativa di Glottologia e linguistica presso Unibas”. Ecco, quella roba c’entra nulla con l’essere “docente a contratto di Glottologia e Linguistica. E lo spieghiamo non a D’Andrea, che sa benissimo di che parliamo, ma ai cittadini e agli ingenui sostenitori che sui social si sono bevuti il miscuglio.
D’Andrea in uno dei curriculum dichiara di essere stata ‘Raccoglitrice di dati per il Progetto A.L.Ba.’, in un altro scompare questa voce che viene sostituita da ‘Docente di attività didattiche integrative di Glottologia e linguistica’, in un altro, l’ultimo, anche questa voce scompare e compare la voce ‘Docente a contratto di Glottologia e linguistica’.
Le prime due voci corrispondono al vero. D’Andrea ha svolto attività didattiche integrative, anche se solo per 20 ore, che corrispondono a una sorta di doposcuola di Glottologia per gli studenti che avevano difficoltà con l’esame in questione. Queste 20 ore furono finanziate una tantum per cercare di ridurre l’abbandono dell’università dopo il primo anno, abbandono che nel 2016 era molto frequente. Le 20 ore furono messe a bando per tutti gli insegnamenti del 1° anno e, per assegnarle, si tennero una prova scritta e una orale. Ecco spiegato lo screenshot.
Altra cosa è, lo sanno anche i meno esperti, la docenza a contratto. Questa corrisponde all’assegnazione di un insegnamento al vincitore di un concorso pubblico messo a bando. In tal caso il docente potrà svolgere lezioni e quant’altro in piena autonomia al pari di un docente titolare, e potrà assegnare tesi e svolgere, per la materia in questione, gli esami. A questa posizione si accede con un concorso che non prevede prove, scritte o orali ma, data l’importanza scientifica del ruolo, la valutazione di titoli. L’incarico è affidato per l’intero anno accademico. A questo ruolo D’Andrea non ha mai avuto accesso. Chiusa la faccenda. Ingrandimento dello screen Curriculum