Italtractor smentisce categoricamente piani di chiusura dello stabilimento a Potenza
L’azienda risponde al nostro editoriale dell’11 ottobre scorso
Scriviamo la presente per contestare le infondate illazioni circa una pretesa intenzione di Italtractor ITM S.p.A. di chiudere il proprio stabilimento di Potenza e persino, parrebbe intendersi, quelli di Ceprano, Fanano e Valsamoggia (“forti i segnali di una possibile chiusura dell’Italtractor di Potenza, con il probabile licenziamento dei circa 250 addetti” […] “La situazione non è tranquilla nemmeno negli stabilimenti di Fanano e Valsamoggia. La verità è che se ne vogliono andare”, ecc…) riportate nell’articolo dal titolo “In Basilicata altre fabbriche chiuderanno, perché?” a firma di Michele Finizio apparso su Basilicata24 (www. Basilicata24.it) in data 11 ottobre 2024( 1 ) (di seguito, “Articolo” – Allegato 1). Innanzitutto, evidenziamo, che l’Articolo contiene pretese notizie che, tuttavia, sono del tutto infondate e fuorvianti. In particolare, Italtractor ITM S.p.A. smentisce categoricamente che ci siano piani che prevedano la chiusura dello stabilimento potentino, così come degli altri stabilimenti italiani. Le affermazioni da Voi riportate nell’Articolo, pertanto, non corrispondono in alcun modo alla realtà dei fatti e hanno causato e stanno causando gravi danni alla nostra società, sia in termini reputazionali, sia nei rapporti con i propri dipendenti, comprensibilmente allarmati dalla lettura dell’Articolo, e con i propri azionisti. Tale danno è peraltro aggravato:
(a) dal linguaggio illegittimamente aggressivo, svilente e al di fuori dei limiti della continenza e pertinenza utilizzato nell’Articolo, che dipinge un quadro a tinte ingiustamente fosche della nostra Società e dei suoi azionisti (“Ora, è chiaro, anche in questo caso, che gli interlocutori, sparsi per il mondo, non sono “anime buone” che di mestiere creano occupazione e tutelano lavoratori e posti di lavoro. A loro non importa assolutamente nulla delle persone. Loro hanno altri valori, quelli quotati in borsa. Le tragiche conseguenze delle decisioni dei consigli di amministrazione su intere famiglie sono trattate come effetti collaterali, incidenti del mercato. Ciò che conta è remunerare gli azionisti. E quando sono in difficoltà chiedono soldi allo Stato.”);
(b) dall’associazione a vicende, come quella di “Gkn di Campi Bisenzio”, di Favorit, Stellantis e Total che nulla hanno a che vedere con lo stabilimento potentino di Italtractor ITM S.p.A.; nonché
(c) dal fatto che la diffusione dell’Articolo è massima in considerazione dei mezzi utilizzati, ossia un sito Internet (www. Basilicata24.it) di grande diffusione soprattutto in Basilicata e costantemente visionabile da qualsiasi utente Internet.
Tutto ciò premesso, con la presente la nostra Società Vi chiede di:
- pubblicare immediatamente – ai sensi e nelle forme dell’art. 8 Legge 8 febbraio 1948 n. 47 – sul Vostro citato sito web una rettifica del seguente tenore: “Nell’articolo intitolato “In Basilicata altre fabbriche chiuderanno, perché?” a firma di Michele Finizio apparso su Basilicata24 in data 11 ottobre 2024 si fa riferimento ad un preteso piano di chiusura dello stabilimento potentino di Italtractor ITM S.p.A. Italtractor ITM S.p.A. desidera sottolineare che tale notizia è del tutto infondata in quanto la nostra società non intende chiudere né il proprio stabilimento di Potenza, né altri stabilimenti in Italia.”
- (II) rimuovere immediatamente e in via definitiva l’Articolo dal Vostro sito web e da eventuali altri siti internet a Voi riconducibili direttamente o indirettamente. Con espressa riserva di tutelare i nostri diritti, rimaniamo a disposizione per fornire eventuali ulteriori informazioni e chiarimenti. Con ogni più ampia riserva. Distinti saluti. Maria Cecilia La Manna
Gentile, Marica Cecilia La Manna
L’articolo, che non è un articolo di cronaca, ma un editoriale tratta più generalmente situazioni critiche che chiamano in causa più siti produttivi. I fatti contenuti relativamente alle criticità naturalmente non sono inventati. Si segnalano, ripetiamo, criticità che non possono essere negate. Tutti gli altri riferimenti, come è evidente, sono di carattere generale riguardo al sistema produttivo e industriale lucano con le crisi in atto. A conferma è sufficiente leggere gli altri editoriali linkati e correlati all’editoriale che trattano gli stessi argomenti da angolature simili al testo da voi contestato. Ci risulta che i lavoratori siano preoccupati da tempo, come si ricava da fonti sindacali, e non certo sollecitati dal nostro editoriale. Il linguaggio utilizzato, è evidente, non è aggressivo né incontinente. E l’editoriale in quanto tale non contiene pretese notizie, ma opinioni sulla base di evidenze empiriche e liberamente interpretabili. Ad ogni modo prendiamo atto della vostra categorica smentita circa l’ipotetica chiusura dello stabilimento potentino. Siamo felici nell’apprendere che questa ipotesi è fuori discussione e che mai si verificherà.
Il direttore responsabile – Michele Finizio