In Basilicata l’acqua è poca mala politica galleggia

19 ottobre 2024 | 12:56
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In Basilicata l’acqua è poca mala politica galleggia

Sotto i lavandini si muove tutto un mondo variegato di interessi privati e di affari. L’acqua è una cosa seria, non è solo questione di rubinetti

E così, mentre i cittadini sono costretti a subire enormi disagi per le sospensioni idriche, la politica locale si scontra più o meno apertamente sulla nomina (loro la chiamano elezione in assemblea) dell’amministratore unico di Acquedotto Lucano S.p.a. È sempre così, l’asse dell’interesse dei politici si sposta sempre dal nodo vero delle questioni al pettine dei loro giochi di potere. In queste settimane, in questi giorni, la loro unica preoccupazione è mettere o rimettere le mani sul vecchio carrozzone che, però, trasporta i “lingotti” del Pnrr e di altri canali di distribuzione di denaro pubblico. Nell’arena dello scontro, si muovono interessi imprenditoriali di “affaristi” pronti a saltare sulla baracca per accaparrarsi il carico d’oro. Sarebbe la prima volta? Assolutamente no. È così da decenni. E chissà quando con uno scatto d’orgoglio i lucani metteranno fine a questo disastro.

In questi giorni, assodato il fatto che “il bel tempo è colpevole della crisi idrica” e accantonate la querelle sulle responsabilità politiche e amministrative dell’emergenza, l’attenzione è concentrata sui giochi preferiti da lor signori. Intorno alla vicenda si scoprono i desideri di alcuni imprenditori-editori che nel volgere di qualche mese si sono alleati in vista delle opportunità da cogliere. E diventa sempre più evidente il legame “politico” tra questi e il sindaco della città di Potenza. Sarà vero? Il nodo dovrà scioglierlo Vincenzo Telesca che, in queste ore, sembra abbia mollato il Pd e il centro sinistra sulla linea della candidatura di Andrea Bernardo alla guida del carrozzone.

Il voto del Comune di Potenza nell’assemblea dei soci di AL ha un peso che potrebbe essere o non essere in qualche modo decisivo. Il peso però in questo caso è soprattutto politico. Dunque, la prima domanda: la decisione di Telesca di non appoggiare il candidato del Pd e di votare per Andretta, aprirebbe una crisi nella maggioranza in Consiglio comunale? Chissà, al momento non si capisce bene chi sono, e a quali partiti facciano riferimento, gli esponenti civici che dicono di collocarsi nel centro sinistra. La seconda domanda è: con quale parte o particella del Pd Telesca entrerebbe in conflitto? Dalla risposta a queste domande potrebbe finalmente prevalere la chiarezza: chi sta con chi e perché.

Detto questo è evidente che ai cittadini, della sceneggiata intorno alla nomina del nuovo o vecchio amministratore unico del carrozzone, interessa nulla. Ai lucani interessa sapere quando, a prescindere dalla canzonetta sulla pioggia che non arriva, i rubinetti torneranno a fare il loro mestiere. È giusto, è legittimo. Tuttavia, i cittadini devono anche capire che sotto i lavandini si muove tutto un mondo variegato di interessi privati e di affari.  Quel mondo va combattuto. Perciò, una delle cose da fare sarebbe ridurre il tasso di miopia e il livello di sonnolenza dei lucani pronti a saltare sulla sedia soltanto quando avvertono un senso di pericolo imminente e contingente per sè e per la propria famiglia. Poi si riaccomodano. L’acqua è una cosa seria, e non è solo questione di rubinetti. Svegliatevi.

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