Eolico Selvaggio, a Balvano l’interesse generale contro gli affari
Il sindaco porta in Consiglio Comunale una proposta di delibera per tutelare la salute dei cittadini, nel rispetto della legge, ma i soliti noti la fanno naufragare
Il territorio comunale di Balvano è interessato, da molti anni, dalla proliferazione degli impianti di generazione di energia eolica, in particolare mini-eolico, che ammontano ad oggi a n. 79 impianti. Tale situazione ha generato diffuse proteste da parte di numerosi cittadini, di cui il nostro giornale si è ampiamente occupato, con il regolare interessamento di organi di controllo e addirittura dell’autorità giudiziaria con l’instaurazione di contenziosi civili.
Il sindaco di Balvano finalmente mette mano a questioni delicate, quali il piano di zonizzazione acustica, così come prevede la legge. Infatti, l’assenza di un piano di zonizzazione acustica è alla base dei rilievi che l’ARPAB ha sollevato in passato nei confronti dell’amministrazione comunale. E dunque, la natura cogente della materia, trattandosi di tutela del diritto alla salute, impone all’amministrazione comunale l’adozione non solo di politiche pianificatorie previste dalla legge, ma anche di strumenti provvisori di tutela della salute pubblica, da adottare nelle more della redazione del piano di zonizzazione acustica. E’ questo il senso della proposta di delibera che la Giunta Comunale di Balvano ha portato all’approvazione del Consiglio Comunale.
Nella proposta si fa riferimento al tempo necessario per procedere alle misurazioni acustiche e alla necessità di sospendere per un periodo di tempo presumibilmente tra i 15 e 24 mesi, il rilascio di nuove Pas (procedure autorizzative semplificate). In pratica una moratoria per gli impianti cosiddetti di mini eolico che, sebbene innocui, singolarmente considerati, essi possono comunque produrre impatti ambientali significativi ove installati in numero rilevante e/o in aree maggiormente vulnerabili.
Finalmente un provvedimento sensato, in un Comune devastato dalle pale eoliche, piccole e grandi. Ma in Consiglio Comunale, nella seduta di giovedì 10 ottobre in cui sarebbe stata approvata la proposta di delibera, è successo qualcosa che lascia davvero increduli. L’opposizione, e persino il segretario comunale, sollevano gli scudi. AD aiutare l’opposizione anche due consiglieri di maggioranza. “Questa delibera non deve passare”. E non passa: 4 volti favorevoli, compreso il voto del sindaco, 3 voti contrari e 2 astenuti.
Chi capeggia l’opposizione alla delibera? L’ex sindaco “amante” dell’eolico, Costantino Di Carlo, e l’ex vicesindaco-imprenditore- tecnico degli impianti eolici, Domenico Teta. Quest’ultimo, ricordiamo, è citato in uno dei nostri primi articoli dell’inchiesta sull’eolico selvaggio. (clicca qui per leggerlo). E dopo averlo letto diventa tutto chiaro. Lo stesso Teta, insieme ad altri 8 è stato rinviato a giudizio, il processo è ancora in corso, prossima udienza il 27 novembre 2024.
Ci auguriamo che il sindaco di Balvano prosegua nella sua battaglia per la tutela del diritto fondamentale della salute fisica e psicofisica dei cittadini e per garantire la corretta gestione del territorio a salvaguardia del suo patrimonio paesaggistico, storico culturale e naturalistico.