Basilicata, la guerra dell’acqua

18 ottobre 2024 | 15:00
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Basilicata, la guerra dell’acqua

In piena attività i gruppi contrapposti in vista dell’assemblea per il rinnovo cariche in Acquedotto Lucano S.p.A.

E’ cominciata da tempo la “guerra” tra opposti interessi sulla nomina del prossimo amministratore unico di Acquedotto Lucano. Il gioco a dadi, vedremo a giorni se truccati, è Andretta sì, Andretta no. Il Pd, o almeno una parte del Pd, secondo alcune voci avrebbe un nome, e non è Andretta, ma Andrea Bernardo. Vito Bardi e altri insisterebbero per la riconferma dell’attuale amministratore unico. Il mistero, però, aleggia intorno al sindaco di Potenza: come voterà? Alcuni giurano che si stia spendendo per la conferma di Andretta, ma lui fa intendere altro. Insomma si sta giocando a poker, e magari su più tavoli contemporaneamente. Oltre le apparenze, anche mediatiche, in gioco le solite risorse pubbliche e il peso che l’ente di gestione della rete idrica rappresenta nei circuiti del potere politico ed economico. Sarebbe certa la vittoria di Andretta se Telesca non votasse per il candidato del Pd.  In tal caso la domanda a cui il sindaco di Potenza dovrebbe rispondere è: perché? La gestione di Aql è stata per caso ineccepibile in questi anni? A che punto è l’installazione dei contatori Smart Meter? A che punto è il progetto di distrettualizzazione della rete idrica? Perché i cittadini sono costretti a subire enormi disagi? Ecco, Telesca non lo sa o forse lo sa. E i cittadini, dopo mesi, non sanno da che parte egli sta, con chi sta, per fare cosa.

Tuttavia, il primo cittadino si lamenta delle continue interruzioni idriche nella città. Detto questo nessuno può immaginare un sostegno del sindaco di Potenza alla riconferma di Andretta. Eppure, tra i corridoi carsici di certa politica si vocifera di accorati suggerimenti a Telesca da parte di qualche imprenditore con legittimi interessi nei piani attuali e futuri di Acquedotto Lucano Spa. Suggerimenti che arriverebbero anche da parte di ambienti politici legati a Vito Bardi e da qualche amministratore unico sempre in sella in altri enti.

Suggerimenti che Telesca potrebbe raccogliere in disparte mentre manifesta tutt’altre intenzioni ai suoi alleati. I consiglieri comunali del Pd non sarebbero allineati al sindaco nell’eventualità questo dovesse votare per la conferma di Andretta. E allora? E allora niente. I giochi nel sottoscala del potere sono incomprensibili alla gente comune. Staremo a vedere se le voci saranno confermate o meno, si tratta di aspettare qualche giorno. Una cosa però è chiara: Andretta o un altro, per i cittadini non cambierà nulla, ma per le fazioni in lotta cambierebbe molto: più o meno soldi, più o meno potere.

Acquedotto Lucano Spa, andrebbe rovesciato dai piedi alla testa, completamente rifatto per quel poco che in futuro, forse, continuerà a gestire. E non saranno certo un amministratore unico, chiunque sia, o un consiglio di amministrazione, da chiunque composto, a migliorarne la gestione nel quadro di una politica che usa gli enti e le aziende pubbliche come bancomat per il consenso e per l’accumulazione di potere.

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