Tavolo regionale sull’automotive, Cgil: “grave l’assenza di Stellantis”

11 settembre 2024 | 19:05
Share0
Tavolo regionale sull’automotive, Cgil: “grave l’assenza di Stellantis”
Un momento della riunione

“La Regione garantisca la presenza della multinazionale e si faccia promotrice, nel rapporto con il governo nazionale, di un tavolo di discussione vero per mettere in campo adeguate politiche industriali per fronteggiare la crisi”

“Riteniamo grave come Cgil l’assenza di Stellantis al tavolo regionale sull’automotive convocato oggi in Regione Basilicata e che ha prodotto, per tanto, un nulla di fatto. La presenza di Stellantis ai tavoli di confronto è necessaria in quanto la crisi del settore non è dovuta solo alla transizione ma alle scelte di Stellantis sull’efficientamento e la riduzione dei costi in assenza di adeguate politiche industriali.

Non c’è un’idea di prospettiva rispetto alla grave crisi che sta attraversando l’automotive. La contrazione produttiva e dell’occupazione prosegue senza sosta, tanto che nello stabilimento di Melfi siamo passati che da 392 mila vetture l’anno prodotte nel 2015 a 170 mila prodotte nel 2023, con una riduzione occupazionale notevole, passando da 7750 a 5400 lavoratori.

Tutto ciò, come più volte denunciato dal sindacato, ha delle pesanti ricadute sull’indotto. Le imprese stanno licenziando i lavoratori della logistica mentre aumentano i somministrati nell’indotto a causa di una riduzione delle commesse. È inaccettabile che l’efficientamento voluto dall’azienda pesi esclusivamente sulle tasche e sulle condizioni di lavoro dei lavoratori di Stellantis e dell’indotto. È evidente che la crisi è dettata da decisioni della multinazionale e dall’assenza di politiche industriali.

A fronte degli incentivi previsti dalla Regione Basilicata a Stellantis per la realizzazione a Melfi di un impianto per l’abbattimento energetico, così come ci è stato prospettato all’incontro di oggi, per un investimento di 100 milioni di euro, noi chiediamo che la Regione Basilicata chieda al contempo garanzie a Stellantis per la tenuta occupazionale e salariale. Siamo stanchi di promesse ai tavoli poi nei fatti puntualmente disattese. È il caso per esempio della cassa integrazione ordinaria, ammortizzatore sociale necessario ma ormai abusato da Stellantis, anche questo frutto di incentivi regionali volti a traghettare le aziende nella transizione energetica, rispetto ai quali tuttavia non vi è alcuna politica di ritorno in termini produttivi, occupazionali e salariali.

Il problema sottoposto più volte da questo sindacato al tavolo e alla direzione di Stellantis non è nella produzione di vetture elettriche ma nel tipo di auto che andremo a produrre: non più mass market e quindi utilitarie alla portata di tutti, che verranno prodotte all’estero, ma auto di lusso che non garantiranno la saturazione degli impianti.

Chiediamo pertanto che il tavolo regionale, al di là degli annunci, venga riconvocato alla presenza di Stellantis a cui la Regione deve chiedere conto di occupazione e salario, e che sia propulsivo nel rapporto con il governo nazionale perché si apra una discussione vera e si mettano in campo adeguate politiche industriali per fronteggiare la crisi che sta impattando solo sui lavoratori mentre Stellantis continua a produrre utili. Attendiamo ancora risposte”.

Lo affermano in una nota i segretari generali della Cgil Basilicata, Fernando Mega, della Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita, Antonio Lanorte della Fiom Cgil Basilicata e il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito.