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Stellantis Melfi: “Pochi spiragli fino a Natale, speriamo nel lancio della Ds8”

28 settembre 2024 | 11:52
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Stellantis Melfi: “Pochi spiragli fino a Natale, speriamo nel lancio della Ds8”

A tutto campo. un operaio della Lastratura parla delle difficoltà attuali: “Si soffre e Il gruzzoletto maturato a Pomigliano è già finito”. Intanto, la prossima settimana, si lavora solo lunedì. “Incrociamo le dita per la prossima primavera”

Storie che si rassomigliano troppo, quelle degli operai Stellantis, da Mirafiori a Melfi. Tanta cassa integrazione e futuro appeso a un filo. Siamo a Melfi, e la prossima settimana si lavorerà, da calendario, un solo giorno, lunedì, su due turni.

“Ci fanno recuperare il giorno perso giovedì scorso – esordisce un operaio della Lastratura – ma la situazione è difficile da leggere e complessa da spiegare”. Chiediamo lumi e lui ci spiega. “Lunedì 30 lavorerò, se non ci saranno colpi di scena dell’ultim’ora, perché così mi è stato comunicato, e perché c’era da recuperare la giornata di giovedì scorso, dopo di che, sapete quando tornerò in fabbrica?”. Prende lo smartphone, fa due calcoli. “La prossima giornata lavorativa, dopo quella di lunedì prossimo, cadrà tra il 13 e il 14 ottobre”. Rimaniamo basiti e gli chiediamo perché. “Oltre al calendario settimanale che ci viene inoltrato, c’è la settimana di riposo perché non si lavora più la notte”, ci dice. Ma non è tutto. “Per effetto della rotazione che facciamo, visto che siamo in cassa integrazione, oltre ad esserci un calendario settimanale per tutti, c’è anche un Piano individuale che ci viene comunicato dai capi, uno per uno, a noi operai”. Detto in altri termini, ci sono logiche di rotazione “difficili da far comprendere” ma che l’operaio ha bene in mente. “Può capitare che qualcuno ben visto dai capi faccia qualche giornata in più, perché si presta a rispondere ad ogni chiamata, anche se comunicata la sera prima sul giorno successivo”. Al di là dei pochi che si prestano, per la maggior parte delle maestranze le giornate in fabbrica sono sempre più ridotte al lumicino.

“Dovendo fare la settimana di riposo – spiega – io già so che tornerò in fabbrica tra il 13 e il 14 ottobre”. Calcoli, giornate lavorate e poi saltate, rinvii, recuperi, piani individuali, e mal di testa ricorrenti. “Già so che questo mese prenderò 1200 euro, non di più”, sottolinea, sconsolato. Solo al pensiero inizia ad innervosirsi. “Se hai famiglia, paghi il mantenimento, poi hai mutuo, Ici e immondizia, il prossimo mese la vedo proprio scura. E non solo io, siamo tanti nelle stesse condizioni”. Poi prova a guardarsi un attimo indietro. “A me come ad altri, quei pochi soldi che avevamo messo da parte con la trasferta a Pomigliano, sono belli e finiti”. Già, perché, paradossalmente, con quella trasferta, spesso osteggiata, c’è chi è riuscito a mettere qualcosa da parte per i tempi di magra che sarebbero venuti dopo. “E’ proprio così, ma ora anche quel gruzzoletto è andato via, siamo tornati alla stessa condizione di un anno fa, anzi peggio”.

A sentire questi calcoli, questi ragionamenti da economia di sussistenza, viene quasi l’ansia. Eppure c’è chi vive davvero così. Anzi, sono in tanti a condividere la stessa mesta condizione. “Sono sicuro che di qui a Natale vivremo un periodo nero, come non se n’erano mai visti, c’è poco da essere allegri, anzi”. Poi, però, il lavoratore della Lastratura ha un improvviso scatto d’orgoglio. Un attimo di ottimismo. Riesce a recuperare, se non altro, quell’ottimismo, quel riflesso di vita e di speranza lavorativa. “Non è detto che andrà sempre così, anzi – è la sua previsione -il prossimo anno, da marzo, la Ds 8 e l’altro nuovo modello vivranno la fase di lancio sul mercato, quindi anche se non c’è certezza sull’elettrico, dovremo produrle per il lancio che ci sarà. Quindi per forza di cose inizieremo a lavorare di più”. È questa la sua previsione, anzi la sua speranza. Oltre agli azionisti Stellantis, quindi, che possono essere felici questa settimana per il titolo in rialzo sui mercati, ecco che un barlume di speranza, si accende anche nel cuore di qualche lavoratore, qui a Melfi. Se non nell’immediato, per essere chiari, visto che si prevede poco lavoro fino a Natale, chissà che fiorisca davvero qualcosa, per le maestranze di San Nicola di Melfi, almeno dalla prossima primavera. Oltre alla Ds8, precisiamo, altre 4 nuove auto elettriche (di cui una ibrida), dovrebbero approdare sul mercato, dallo stabilimento di Melfi, entro il 2026. Sempre stando agli annunci.