Presidente Vito Bardi, si può sapere qual è il problema?
Sulla vicenda di Massimo Brancati alla dirigenza dell’Ufficio stampa e comunicazione nessuno risponde e nessuno prende la parola. Intanto, mentre la faccenda si tinge di giallo, le questioni su cui fare chiarezza crescono
Passano i giorni e nessuno risponde alle domande sollevate nel nostro articolo del 18 settembre scorso. Non una replica, una rettifica, un chiarimento ufficiale qualsiasi. Il presidente della Regione non pervenuto.
I sindacati, che spesso fanno le pulci ai dirigenti regionali a loro non graditi, questa volta tacciono e non dicono, come fanno altre volte, “si faccia chiarezza”. Muti. L’Ordine dei Giornalisti, che di solito interviene con un parere su fatti che coinvolgono gli iscritti, tace. E tacciono i giornali e molti nostri colleghi. A nessuno interessa capire come mai Massimo Brancati è dirigente regionale in circostanze tutte da chiarire.
A Vito Bardi 6 giorni magari non sono sufficienti per fornire un chiarimento su una faccenda molto semplice. Ai sindacati, ai partiti, ai consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione 6 giorni non sono sufficienti per prendere la parola anche se spesso la prendono immediatamente su tutto, persino sul brodo di giuggiole. La nostra speranza, ossia la speranza dell’opinione pubblica, è che occorra più tempo, 6 giorni sono pochi: “abbiate ancora un po’ di pazienza, qualcuno risponderà, qualcuno chiarirà”. Così ci suggerisce la voce interiore. E noi di pazienza ne abbiamo tanta. In questo modo, però, cresce il peso del mistero e si gonfiano i dubbi. Non vorremmo che nel frattempo arrivi qualche altra autorità a chiedere conto delle mancate risposte alle nostre domande. Insomma, basterebbero delle scuse per l’eventuale pasticcio involontario, oppure una bella risposta del tipo: “le vostre domande sono sbagliate, nulla di vero”. Al momento, l’unica cosa che sembrerebbe certa è che la “laurea” indicata nel curriculum del nuovo dirigente sia fuffa. Ma la conferma è una prerogativa che spetta al presidente Bardi. Sul resto restiamo in attesa. Intanto che aspettiamo, per ottimizzare il tempo, rinnoviamo e dettagliamo qualche altra domanda.
L’incarico a Brancati prevede attività di coordinamento così come si evincerebbe sia dal DPGR 15 novembre 2021, n.234 che modifica il DPGR 24 ottobre 2020, n. 164 sia anche dal decreto di nomina? Il dirigente dell’Ufficio Stampa e Comunicazione del presidente dirige e coordina almeno due posizioni organizzative e altri uffici come sembrerebbe evidente nel sito istituzionale della Regione? Il dirigente in questione ha compiti di Ufficio Relazioni con il pubblico? Firma il Bur (Bollettino ufficiale della Regione)? Ha un budget da gestire e a quanto ammonta? La retribuzione di 81.845,00 euro corrisponde allo stipendio base di un dirigente? Insomma, Massimo Brancati è dirigente dell’Ufficio Stampa e Comunicazione come è scritto nel sito istituzionale della Regione? Se si, allora occorre la laurea. E ripetiamo, al momento, l’ultima domanda: quel titolo inserito nel curriculum di Brancati, è una laurea? Lo chiediamo nuovamente a Bardi che ha firmato il decreto di nomina in cui egli stesso qualifica l’incaricato con l’appellativo di dottore.
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