Potenza, il sindaco nella morsa tra il dire e il fare
Vincenzo Telesca: “Nei primi 100 giorni della mia amministrazione sistemeremo le strade e abbatteremo il traffico”
Il minimo sindacale per un primo cittadino che amministra un Comune è ricevere i cittadini. Ci mancherebbe altro. Per il sindaco di Potenza, invece, questa è una notizia, quasi straordinaria, tanto da meritare un comunicato stampa. Eppure, in tutti o quasi tutti i Comuni d’Italia esiste un calendario con i giorni e gli orari che il sindaco e gli assessori dedicano al ricevimento dei cittadini. Anzi, questa prassi normalissima, in diverse forme vige in quasi tutte le città e i villaggi del mondo. A parte la retorica intorno a questa “grande non notizia”, rimane il fatto che il sindaco di Potenza ad oggi non ha ancora chiarito fino in fondo che cosa intenda fare e come vorrebbero farlo. Certo, a parte le sedie a sdraio in piazza e la sfilata della squadra di calcio con vice sindaco in testa, a parte la rivoluzionaria decisione da grande statista di vietare ai bambini di giocare a pallone in piazza, i fatti non si vedono. Solo spettacolo e colpi di teatro da provetti dilettanti. Invia comunicati stampa di ringraziamento a destra e a manca: “ringrazio la Fondazione Potenza Futura e il Potenza Calcio”, “ringrazio l’assessore Latronico per il suo impegno, eccetera”.
Strano, ancora non ringrazia Donato Macchia che sta trasformando Palazzo Biscotti in appartamenti, uffici, negozi e supermercati, magari anche un centro commerciale. Questa sì che è una cosa seria, “roba di lusso”, come si dice da queste parti. Macchia mantiene la parola: “ho deciso di acquistare Palazzo Biscotti – disse tre mesi fa – per vivere nel centro della città e aiutare Potenza nella sua crescita anche infrastrutturale.” Lui è davvero un benefattore. Detto fatto. La vice sindaca con delega al Centro storico, avrà di che vantarsi il giorno dell’inaugurazione. Chiusa parentesi.
“Nei primi 100 giorni della mia amministrazione sistemeremo le strade e abbatteremo il traffico”. Testuali parole. Telesca non si è ancora accorto che, di quei 100 giorni, ne ha a disposizione altri 30 circa, nel frattempo le strade sono lì ad aspettare e il traffico è peggiorato. Ma i cittadini stiano tranquilli, perché il sindaco ha a disposizione “una squadra di merito e competenza”.
Tuttavia dobbiamo segnalare una delle tante contraddizioni che hanno caratterizzato il percorso del neo sindaco dalla candidatura ad oggi: “Non appena sarò proclamato sindaco, parleranno i fatti, non le illazioni o i proclami vuoti. Sono un uomo del fare e non del dire.” Qui non siamo completamente d’accordo, perché ad oggi i fatti dicono il contrario. Soprattutto se notiamo un’altra contraddizione con quanto Telesca ha affermato: “Potenza non ama gli urlatori e i venditori di fumo”. Qui dovrebbe ricredersi, perché se così fosse i potentini non lo avrebbero votato.
Tuttavia, lo vedremo all’opera, insieme ai suoi grandi elettori e ai suoi tecnici, non appena si metterà mano al PNRR e alla fattibilità dei progetti già presentati e sottoposti a revisione della nuova amministrazione. Qui, senza dubbio vedremo i fatti. Li vedremo anche negli incarichi, nelle nomine, nelle scelte urbanistiche, nelle concessioni edilizie e così di “ciccia in ciccia.”
Intanto, siccome devono “parlare i fatti e non le illazione o i proclami vuoti”, sarebbe il caso che si faccia chiarezza, una volta per tutte, sulla questione degli immobili acquistatidal Comune di Potenza quando il sindaco era consigliere comunale. Intorno a questa faccenda si continua a fare ammuina. Telesca, gioca a nascondino, nonostante avesse promesso una conferenza stampa di chiarimento. Stiamo ancora aspettando.