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Matera, l’Archivio Notarangelo ignorato anche dal Comune

18 settembre 2024 | 10:25
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Matera, l’Archivio Notarangelo ignorato anche dal Comune
Pier Paolo Pasolini a Matera per le riprese del "Vangelo secondo Matteo" (Foto di Domenico Notarangelo)

L’Associazione culturale ETS “Pier Paolo Pasolini”: Non abbiamo cittadinanza nella città capitale della cultura

Di seguito la lettera aperta dell’Associazione culturale Ets “Pier Paolo Pasolini di Matera sull’Archivio Notarangelo

L’Associazione culturale ETS “Pier Paolo Pasolini” Matera è impegnata da molti anni nel progetto di valorizzazione dell’Archivio Notarangelo. Lo stesso Domenico Notarangelo creò questa associazione nel 2011 per avere un soggetto giuridico in grado di tutelare e valorizzare il suo archivio, divenuto quell’anno “bene culturale di interesse nazionale” secondo il decreto n. 68/2011 della Soprintendenza ai beni culturali di Puglia e Basilicata.

Oggi l’associazione vive un momento di grande rilevanza a livello nazionale ed internazionale. Ha rapporti di collaborazione con importantissime istituzioni culturali ed artisti e personalità di grande caratura. Organizza e partecipa a eventi di grande spessore in luoghi importanti in Italia e all’estero come la mostra “Era come entrare nelle cose. Fotografie della civiltà rupestre” dello scorso anno al MAXXI di Roma e “Domenico Notarangelo: Pasolini a Matera” che inauguriamo a Parigi il prossimo 23 settembre all’Istituto di Cultura Italiana in Francia.

In questi 13 anni sono state oltre 100 le mostre fotografiche e decine gli incontri, le presentazioni, i workshop, le rappresentazioni teatrali, i concerti musicali organizzati; finanche un meraviglioso documentario “Notarangelo Ladro di anime” prodotto con l’Istituto Luce Cinecittà e il Centro sperimentale di cinematografia.

L’impegno nella salvaguardia e nella valorizzazione dell’Archivio e dell’opera di Domenico Notarangelo è una questione che “dovrebbe” interessare la città di Matera e le istituzioni che la governano.

È materia preziosa l’Archivio e ciò che esso contiene. Le fotografie sono solo una piccola parte di esso. In tutta la sua vita Mimì, come lo chiamava chi lo conosceva, ha costruito una memoria e un patrimonio storico e antropologico utile a noi tutti. L’Archivio è storia che ci appartiene. Eppure da oltre vent’anni, da quando lo stesso Domenico Notarangelo cercava aiuto e sostegno dalle istituzioni, questo pezzo importante della nostra cultura è ignorato, a partire dal Comune di Matera che, nonostante le decine di istanze e richieste presentate e protocollate, non ha mai assegnato alla nostra associazione un luogo fisico dove ubicare l’Archivio e svolgere l’attività culturale.

Oggi scriviamo questa lettera aperta alla comunità materana per rendere noto lo stato delle cose. Non abbiamo cittadinanza nella città capitale della cultura. Non abbiamo un luogo. Non ci ascolta nessuno…a Matera.