Danza e filosofia: doppio appuntamento al Città delle 100 scale Festival
Il 13 settembre la prima nazionale dello spettacolo “Pli” di Inbal Ben Haim e l’incontro con il filosofo e giornalista Roberto Ciccarelli
Al Città delle 100 Scale Festival, a Potenza, la prima nazionale dello spettacolo “Pli” di Inbal Ben Haim, che si terrà venerdì 13 settembre 2024 al Teatro Francesco Stabile. Questo spettacolo molto particolare nel suo genere esplora il tema della carta, trasformandola da semplice materiale a protagonista di una performance di danza e circo. Mentre In the Crossfield of Circus and Visual Arts, il workshop a cura di Inbal Ben Haim e Domitille Martin si terrà mercoledì 11 settembre al Ridotto del Teatro Francesco Stabile.
In questa performance s’incontrano la millenaria arte del circo con l’arte visiva contemporanea. È un vero e proprio gioco pieno di sorprese, sfide e opportunità di ascolto di una materia, la carta, che dalla pagina bianca alla bozza accartocciata, diventando una corda trasporta i nostri pensieri più intimi e le verità universali. Questo materiale delicato si rivela sorprendentemente forte, interrogando la vulnerabilità del corpo sospeso rispetto alla carta. Tra carne e materia, terra e aria, “Pli” ci immerge in un paesaggio in continuo cambiamento, costruito, demolito e ricostruito strato dopo strato.
Gli artisti: Inbal Ben Haim classe 1990 cresciuta nella campagna israeliana. Dopo aver studiato arti visive, ha scoperto il circo nel 2004, specializzandosi nel trapezio statico e nella corda aerea per continuare gli studi e le attività in Francia dove vive; Domitille Martin è un’artista visiva che scolpisce materiali compositi e crea installazioni artistiche nello spazio; Alvaro Valdes, artista circense e ballerino, si è diplomato alla scuola Circo del Mundo in Cile; Alexis Mérat è laureato in Meccanica dei sistemi con simulazione digitale come specialità e Meccanica e tecnologia dei materiali avanzati (Università di Troyes).
Roberto Ciccarelli, filosofo e giornalista, firma di punta de «Il manifesto», nel pomeriggio alle ore 17,30 al ridotto del teatro Francesco Stabile sarà in dialogo con Francesco Scaringi, in un incontro dal titolo La vita s’infutura. Fine del mondo e usi politici dell’apocalisse. Il dialogo spunto dal suo libro “Vita liberata. Oltre l’apocalisse capitalista” (Derive e Approdi, 2022) – testo in cui affronta, con un apparato analitico ricco di riferimenti da un punto di vista critico-militante, questioni nodali del nostro tempo quali la “crisi” (o metamorfosi) del capitalismo, il riassetto dell’ordine mondiale, la precarizzazione dell’esistenza e del lavoro, l’odio dei poveri e le nuove forme di autorappresentazione del capitale umano.
Alla critica si affianca, con passione e rigore teorico, il tentativo di rovesciare l’attuale ordine del discorso in cui scompaiono la società e le sue contraddizioni “di classe”, come prescrive il neoliberalismo, corredato da immaginari e profezie sulla imminente catastrofe dell’ordine costituito e da visioni apocalittiche, che influenzano, a loro volta, il pensiero di destra e di una sinistra che si riconosce in particolare in un ecologismo profondo. Il dialogo cercherà di esplorare anche, attraverso una ricognizione filosofica, sociale e politica, i pensieri Altri e le nuove pratiche di liberazione che predispongono ad un futuro in divenire.