Conclusa la dodicesima edizione delle Giornate del lavoro Cgil Basilicata

16 settembre 2024 | 10:44
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Conclusa la dodicesima edizione delle Giornate del lavoro Cgil Basilicata
Un momento del dibattito

Mega: “Per due giorni la Basilicata importante vetrina politica. Unico l’incontro con i governatori del Mezzogiorno sull’autonomia differenziata, dove anche il presidente della Calabria, Occhiuto, ha ribadito la sua contrarietà. Adesso ci aspettiamo un cambio di rotta anche del presidente Bardi, in difesa del Mezzogiorno e della Basilicata”

“Con la dodicesima edizione delle Giornate del lavoro, dalla Basilicata la Cgil ha aperto una vetrina politica unica con i governatori delle Regioni del Sud sulla questione del controverso e dibattuto tema dell’autonomia differenziata che mette a rischio l’esistenza stessa della nostra regione e penalizza il sud in generale, mettendo inoltre in luce i numeri sullo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura in un momento particolare in cui la Basilicata certo non brilla per l’accoglienza dei braccianti stagionali migranti”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega, in conclusione della manifestazione che si è svolta il 13 settembre a Matera e il 14 settembre a Potenza con il segretario generale nazionale della Cgil, Maurizio Landini, che ha affrontato in un’intervista a tutto campo condotta dall’editorialista di Repubblica, Massimo Giannini, i temi del lavoro, dei diritti, della libertà, della Costituzione, della democrazia.

“Tutti principi a rischio con l’autonomia differenziata – sottolinea Mega – come già evidenziato più volte anche in occasione dell’appuntamento di Matera, dove è emersa unanime la preoccupazione per la legge Calderoli dei governatori delle Regioni Puglia, Campania ed Emilia Romagna. Compreso il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ha espresso obiezioni, unica importante voce fuori dal coro del centrodestra. Ci auguriamo adesso che il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, abbracci la posizione di Occhiuto e si ravveda sull’appoggio a questa legge che spaccherà il Paese e penalizzerà il Mezzogiorno.

Un conto è modernizzare ed efficientare le nostre Regioni – conclude Mega – un altro conto è la legge Calderoli che, a nostro avviso, avvia una secessione mascherata che danneggerà tutto il Paese”.