Assemblea generale metalmeccanici automotive in vista della mobilitazione

25 settembre 2024 | 09:52
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Assemblea generale metalmeccanici automotive in vista della mobilitazione
foto di repertorio

Verso lo sciopero nazionale del 18 ottobre a Roma. indetto da Fiom, Fim e Uilm. Ma le altre sindacali sono contrarie: “così si rompe l’unità sindacale”

Si terrà oggi 25 settembre a partire dalle ore 10.00 presso l’Hotel Relais “La Fattoria” a Melfi l’assemblea generale dei metalmeccanici del settore automotive della UILM Basilicata con al centro lo sciopero nazionale del 18 ottobre che si terrà a Roma. Dopo mesi di confronti i temi da noi sostenuti da più di un anno – scrive il sindacato – non hanno prodotto nulla. Il Tavolo automotive ha peggiorato la situazione; gli stabilimenti sono quasi fermi, con una produzione al minimo storico e record di cassa integrazione; registriamo un assoluto disimpegno di Stellantis dall’Italia, con l’assenza di modelli in grado di garantire l’occupazione e lo stop al progetto della Gigafactory di Termoli; inoltre a rendere ancora più drammatica la situazione, la mancanza di commesse alle imprese della componentistica, della logistica e dei servizi che stanno causando la perdita di migliaia di posti di lavoro.

Ma le altre sigle sindacali sono contrarie. I segretari generali di AQCFR, FISMIC CONFSAL e UGLM, Giovanni Serra, Roberto Di Maulo e Antonio Spera, esprimono, dal canto loro, “forte contrarietà nei confronti dell’iniziativa di FIM, FIOM e UILM di rompere l’unità sindacale nel settore automotive indicendo sciopero in autonomia, in un momento cruciale per l’industria manifatturiera, l’occupazione e la transizione ecologica in Italia e in Europa, soprattutto alla luce di voler muovere richieste analoghe al Governo e alle aziende. Le nostre organizzazioni sottolineano l’importanza di una strategia comune per ottenere risultati concreti con il Governo e le aziende. Chiediamo all’Europa una transizione ecologica equilibrata, misure contro il dumping dei prodotti cinesi e incentivi che favoriscano l’accesso ai veicoli tecnologicamente avanzati per le fasce sociali meno abbienti. Al Governo italiano sollecitiamo azioni immediate per proteggere i lavoratori, specialmente quelli della componentistica, eliminando la tassa del 20% sugli ammortizzatori sociali e sostenendo l’aumento della produzione nazionale, con l’obiettivo di raggiungere 1 milione di veicoli all’anno. Chiediamo inoltre che Stellantis acceleri gli investimenti sugli stabilimenti di Mirafiori, Melfi e Cassino e produca nuovi modelli anche in versione ibrida.”