Verità e giustizia sulla morte di Belmaan Oussama
Il Centro di documentazione Associazione Michele Mancino di Palazzo San Gervasio e il Comitato per la casa – Satnam Singh chiedono chiarezza sul decesso del 19enne al Cpr di Palazzo San Gervasio
Il Centro di documentazione Associazione Michele Mancino di Palazzo San Gervasio e il Comitato per la casa – Satnam Singh in una nota chiedono verità e giustizia sulla morte del 19enne nigeriano avvenuta, per cause da chiarire, al Cpr di Palazzo San gervasio. di seguito il comunicato stampa.
Ieri 5 agosto 2024 abbiamo appreso della morte del diciannovenne, Belmaan Oussama, internato nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Palazzo San Gervasio deceduto in circostanze che solo l’autopsia potrà chiarite.
Gli immigrati detenuti nel Cpr a seguito alla scoperta del decesso del giovanissimo Osama, dopo averne dato comunicazione all’esterno riportando allarmanti circostanze sulla causa della morte, hanno dato vita ad una rivolta di protesta a cui è seguito un incendio, come ampiamente documentato dai media locali e nazionali, che ha avvolto un intero modulo della struttura.
Questa tragica morte segue la conclusione delle indagini della magistratura di Potenza sulle condizioni degradanti e disumane, di ingiustizie – migranti vittime di maltrattamenti costretti senza consenso a subire la somministrazione forzata di psicofarmaci dietro aggressioni fisiche e verbali – scoperte all’interno del CPR di Palazzo San Gervasio che ha portato a 27 persone indagate.
Il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio, dopo i servizi televisivi di Striscia la Notizia sulle violenze e somministrazione dei farmaci, è diventato il caso emblematico nazionale sulla gestione dei Cpr.
Il Centro di documentazione Associazione Michele Mancino di Palazzo San Gervasio e il Comitato per la casa – Satnam Singh, impegnati nelle denunce sulle condizioni in cui vengono gestiti i Cpr in Italia, chiedono alla magistratura verità e trasparenza sulla morte del giovane Osama, preannunciano sin da ora, congiuntamente ad altre associazioni la loro azione, in ogni sede, a tutela della dignità delle persone trattenute.
La tragica morte del giovane a Palazzo San Gervasio sottolinea l’urgenza di rivedere il sistema dei Cpr in Italia, di fatto una detenzione amministrativa, in piena violazione dei diritti umani. Il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio deve essere chiuso: nel dettato della civiltà sono improcrastinabili altre misure non coercitive per il controllo degli immigrati destinati al rimpatrio.