Ragazzo morto al Cpr: al via i presidi di protesta e di proposta

Secondo la Cgil, la situazione rimane esplosiva ed è il tempo  di mettere in discussione l’esistenza stessa dei Cpr che, come da tempo si chiede, vanno chiusi in quanto non garantiscono il rispetto dei diritti umani e condizioni dignitose di permanenza. Il presidio della Cgil l’8 agosto alle 17.30 davanti il Cpr.

“Parliamo di persone imputate solamente di non avere i documenti necessari per la permanenza regolare in Italia – rilancia Usb -persone scappate dalle guerre, dalle catastrofi naturali, dalle persecuzioni politiche, dalla fame e dalle condizioni non più sopportabili nei loro paesi. Persone che viaggiano per migliaia di chilometri, subendo ogni tipo di violenza con la speranza di trovare una vita migliore nel ”paradiso occidentale”, noi li accogliamo spesso mettendoli in strutture di contenimento dove restano per tanti mesi, oltre i tempi stabiliti, in attesa di avere chiarita la propria posizione nei confronti della legislazione italiana.” Il presidio Usb il 10 agosto alle ore 11 davanti la Prefettura.

Ancora il 10 agosto alle ore 11 davanti al Cpr, il presidio del Tavolo Asilo e Immigrazione, composto da: A Buon Diritto, ActionAid, Arci, ASCS, ASGI, Campagna Ero Straniero, Casa dei Diritti Sociali, CGIL, Centro Astalli, CIES, CNCA, CoNNGI, DRC Italia, Emergency, Europasilo, Fondazione Migrantes, Forum per cambiare l’ordine delle Cose, IRC, Italiani Senza Cittadinanza, Medici per i Diritti Umani, Medici Senzata Frontiere, Oxfam Italia, Save the Children, SIMM, Re.Co.Sol., Refugees Welcome Italia, UNIRE.