Lavoratori Rmi e Tis dal 26 agosto in sciopero della fame

23 agosto 2024 | 10:16
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Lavoratori Rmi e Tis dal 26 agosto in sciopero della fame
Lavoratori Tis e Rmi in un presidio sotto la Regione Basilicata

Cub Basilicata: La protesta andrà avanti fino a quando saranno convocate le parti sociali che hanno chiesto formalmente un incontro all’Assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo

Sciopero della fame a partire dal 26 agosto sotto il palazzo del governo regionale di Basilicata da parte di alcuni lavoratori Tis e Rmi lucani. Ad annunciarlo la Cub (Confederazione Unitaria di Base) Basilicata che spiega in una nota: “lo sciopero della fame andrà avanti fino a quando non saranno convocate le parti sociali che hanno chiesto formalmente un incontro all’Assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo circa la vertenza dei lavoratori Tis e Rmi di Basilicata”.

Il 12 luglio 2024-ricorda Donato Auria della Cub- è stato chiesto un incontro al nuovo Assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo per cercare di riprendere il lavoro avviato dall’ex Assessore Michele Casino circa i lavoratori Tis e Rmi. In assenza di risposta l’1 agosto l’assessore Cupparo è stato di nuovo sollecitato ad organizzare un incontro. Ad oggi la Cub, Cgil-Cisl e Uil non hanno ricevuto risposta.

Dopo oltre 500 giorni protesta, mesi e mesi passati nella tenda sotto il palazzo della Regione Basilicata, il potere politico che governa la regione dovrebbe mettersi in testa che non può continuare a fare finta di niente, serve una risposta chiara e netta per mettere fine a tutto quello che i lavoratori Tis e Rmi stanno sopportando.

Vogliamo ricordare a tutti quelli che hanno altri interessi che mentre nel mese di Agosto nel palazzo del governo regionale si distribuivano incarichi ben remunerati e altri lavoratori si sono godute le ferie, i lavoratori Tis e Rmi che non hanno nessun diritto e tantomeno alle ferie, hanno continuato a lavorare sui propri posti di lavoro per quattro soldi. A tanti politicanti fa comodo avere i lavoratori Tis e Rmi inquadrati come tirocinanti a vita nei posti di lavoro senza nessun diritto e utilizzarli come meglio si crede. È funzionale tenere questi lavoratori in questo stato mentre poi si danno tantissimi soldi agli Enti formativi?

Sono morti due lavoratori di questa platea mentre svolgevano il proprio lavoro al servizio della collettività, come abbiamo detto più volte e accertato, e un altro lavoratore il 2 luglio ha rischiato di fare la stessa fine. Lo sciopero-conclude il sindacalista- sarà sospeso quando saranno convocati i sindacati che hanno chiesto l’incontro.