Autonomia differenziata in Consiglio regionale: Mario Polese è membro del Mossad?
“Da ora in poi Pittella dovrà astenersi su ogni delibera o proposta di legge discussa in Consiglio o sbaglio?”
Se riponevamo qualche fiducia nell’approvazione della mozione a favore dei referendum contro la legge Calderoli, meglio nota come Spaccaitalia , ad opera dei consiglieri di Azione e Italia Viva nel consiglio regionale dello scorso 2 agosto ci siamo dovuti ricredere sin dall’inizio dei lavori.
Infatti all’appello il consigliere di Italia Viva, Mario Polese, risultava assente giustificato a detta del Presidente Pittella per essere in ‘missione autorizzata’. Come avevamo scritto la sua presenza sarebbe stata determinante per l’approvazione della mozione e sarebbe giusto per trasparenza nei confronti dei cittadini elettori sapere chi aveva autorizzato la missione e di che missione si trattava e con quali caratteristiche di urgenza inderogabile, visto che la data del 2 agosto era stata accettata da tutti e che in aula si sarebbero discusse, oltre al voto, le linee programmatiche del governo regionale a guida Bardi. A meno che il Consigliere Polese non sia membro del Mossad o della CIA o che la Regione Basilicata abbia istituito dei propri servizi segreti non dovrebbe essere un problema esternare di quale missione si trattasse.
In merito alle linee programmatiche nell’ascoltarle dal Governatore Vito Bardi mi sono venute in mente le assicurazioni fornite da alcuni compagni di classe del ginnasio, irrimediabilmente persi a ogni possibilità di recupero, di studiare di più in futuro a cui l’insegnante con un sorriso sconfortato rispondeva: spero, promitto e iuro reggono l’infinito futuro. L’inconsistenza di tali linee è stata disarmante e non vale neanche la pena rendicontarle: un approssimativo elenco di buone intenzioni e neanche tutte buone.
Archiviate le linee, si fa per dire programmatiche, la votazione delle mozioni è rinviata al pomeriggio in modo da consentire ai consiglieri Picerno e Galella, assenti la mattina, di essere presenti al voto.
Ora avviene però un fatto increscioso, che si ripete ormai ad ogni consiglio: l’atteggiamento da bullo di Marcello Pittella nei confronti della Consigliera del M5S Alessia Araneo che definisce apprendista e che fa il paio con un analogo atteggiamento nel consiglio precedente quando il Consigliere Leone l’aveva chiamata signorina. A questo si aggiunge il ce ne sonoanche troppe dell’ Assessore Cupparo, quando il Consigliere Chiorazzo lamentava, oltre alla inconsistenza delle suddette linee, la scarsa presenza di genere femminile in Consiglio. A questa spiritosaggine irresistibile la consigliera Maddalena Fazzari reagiva con una risatella complice. Ma veramente si credono spiritosi? A me paiono invece dei trogloditi medioevali che in un sintetico intervento della Consigliera Araneo vengono messi in riga (non vi permettete!) in un fiat. Di certo la combattiva consigliera non ha bisogno di nessuno per difendersi ma sarebbe stata opportuna la presa di posizione degli altri consiglieri di minoranza, oltre a quelli senzienti, se ci sono, di maggioranza contro queste ‘diminuzio’ volte a intimidire e bullizzare la Consigliera. E mentre ci siamo la Consigliera Fazzari dovrebbe evitare, se non altro per solidarietà di genere, di ridere su questo spirito di patata: non ci fa bella figura. La Basilicata credo, o spero, sia meglio di così.
E torniamo alla mozione. Viste le dichiarazioni di Pittella che il 3 marzo 2023 affermava “Il voto favorevole all’autonomia differenziata espresso dal Presidente Bardi in Conferenza Unificata Stato-Regioni è un atto di puro egoismo personale e politico che nulla ha a che vedere con il destino della Basilicata e con le prospettive di benessere dei suoi cittadini” , ci aspettavamo un comportamento seguente e conseguente ma ci siamo sbagliati. Forse qualcuno, anche tra i civici, lo considera un fine politico ma a me pare incredibile che Pittella dichiari di astenersi nella sua qualità di presidente del Consiglio dal voto non solo sulla mozione della minoranza ma anche su quella presentata da Azione e su quella di maggioranza. Ma con la stessa logica avrebbe dovuto astenersi dal voto anche il governatore Bardi, che rappresenta tutti i lucani in gran parte contrari alla Autonomia. In ogni caso da ora in poi Pittella dovrà astenersi su ogni delibera di consiglio futura. O sbaglio?
Ancora più stupefacente la mozione del Consigliere Moreache ricalca sostanzialmente quella di minoranza ma pretendendo che : “Mentre eravamo consapevoli che il resto della maggioranza non avrebbe avallato la risoluzione, la minoranza avrebbe potuto senz’altro convergere su una risoluzione priva di ambiguità e di schemi ideologici precostituiti, che andava dritta al centro della annosa vicenda.” E in effetti le ambiguità in specie in Azione e Italia Viva non mancano però Morea afferma che “Parteciperemo alla battaglia referendaria con determinazione e grinta, pur consapevoli della difficoltà oggettiva che potrà registrarsi nel raggiungimento del quorum necessario”. Alla fine la mozione se la vota da solo e in ogni caso con l’assenza di Polese e l’astensione di Pittella non sarebbe comunque passata. Chiamate il 118!
Dulcis in fundo la mozione del Centro Destra presentata da Napoli che in due pagine accusa il Centro Sinistra di essere il responsabile di questa deriva che ha portato alla autonomia differenziata senza spiegare perché mai il Centro destra dovrebbe portarla a compimento. Poi, con un insieme anche qui di spero promitto e iuro, cerca di tranquillizzare i lucani affermando che la Giunta Bardi avrebbe vigilato, studiato, controllato e soprattutto sancito. Cosa? “Che nessuno sarà lasciato indietro e che il Sud, che oggi, per la prima volta da decenni, registra per la prima volta una crescita del PIL superiore alla media nazionale, avrà l’occasione di vincere una sfida epocale dimostrandosi credibile, affidabile ed efficiente”. Se lo sancisce Napoli sarà così, però se da decenni finalmente il Sud registra una crescita superiore alla media nazionale senza l’Autonomia differenziata perché c’è bisogno di questa legge? Conclusione: bocciata anche la mozione di maggioranza. Peccato visto quanto ‘sancito’! Anche qui chiamate il 118.
Non si capisce ora che orientamento terrà la Giunta Bardi in materia e su quale indirizzo. In un articolo sul quotidiano Domani la giornalista Daniela Preziosi attribuiva al M5S il mancato accordo con Pittella e Azione alle scorse elezioni regionali facendo fallire il cosiddetto Campo Largo. Ultimamente sono stato molto critico con il M5S. Ma se quanto afferma Preziosi è vero devo fare i complimenti al M5S per aver evitato una alleanza con Italia Viva e Azione. Per fatti concludenti la palude in cui si muovono Renzi, Calenda e i loro rappresentanti regionali Polese, Pittella e Morea e che chiamano ‘politica’ è quanto di più respingente ci possa essere per i cittadini per bene. Dalle vicende lucane ne traggano adeguato insegnamento Elly Schlein e Giuseppe Conte: stiano da questi il più lontano possibile.