Emergenza acqua |
Basilicata
/
Cronaca
/

Accordo crisi idrica, agricoltori insoddisfatti

1 agosto 2024 | 15:47
Share0
Accordo crisi idrica, agricoltori insoddisfatti

Cia agricoltori: il flusso aggiuntivo di acqua accordato dagli interlocutori istituzionali è esattamente la metà di quanto era stato previsto e proposto dal presidente Bardi

Nell’accordo raggiunto al tavolo interistituzionale sull’acqua ci sono numerosi motivi di insoddisfazione tra i quali la soluzione che resta inadeguata e insufficiente per l’Area Nord della nostra Regione, oltre a nessun accenno alle forti criticità che investono le aree interne e montane nelle quali in particolare il comparto zootecnico vive una emergenza senza precedenti. Per tali ragioni le nostre preoccupazioni sono cresciute. Così Cia-Agricoltori Potenza e Matera in una nota a firma dei rispettivi presidenti Giambattista Lorusso e Giuseppe Stasi riferiscono di un confronto con i produttori dell’area nord oltre che del Metapontino con i quali è stata fatta una prima valutazione a caldo delle soluzioni adottate. Fermo restando quelle per gli areali del Metapontino, per Cia è doveroso precisare che per gli areali del nord Basilicata il flusso aggiuntivo di acqua accordato dagli interlocutori istituzionali è esattamente la metà di quanto era stato previsto e proposto dal Presidente Bardi, inoltre tali quantitativi non sappiamo se sono bastevoli per affrontare i fabbisogni irrigui delle colture in atto, oltre a non esserci alcuna garanzia per le coltivazioni di prossima dimora. Un risultato che, evidentemente, non tiene conto delle compensazioni che la Basilicata vuole concedere come contropartita alla Puglia per uso prevalentemente potabile. Un comportamento ed una posizione di irrigidimento della Puglia poco comprensibili e poco spiegabili.

Per Cia-Agricoltori quanto è accaduto è solo il primo segnale dell’accentramento della governance delle risorse idriche che evidenzia in modo plastico la volontà politica centralistica che affida ai nuovi assetti a partire da Acqua Sud SPA rapporti, e relazioni istituzionali sempre più difficili e dispendiose per la nostra Regione che meriterebbe avere un ruolo di maggior protagonismo sulle questioni afferenti la risorsa acqua. Per questa ragione chiediamo l’apertura di un tavolo nazionale chiamando il Governo e Parlamento ad affrontare la questione anche attraverso la dichiarazione dello stato di calamità per tutte le regioni colpite dalla siccità. Su questo coinvolgeremo i parlamentari eletti e non in Basilicata, attiveremo come rappresentanza del mondo agricolo, una specifica iniziativa che metta al centro il tema dell’ acqua nelle Regioni del sud Italia per un confronto di merito sulla dirigente risorsa.

Un altro aspetto importante per Cia-Agricoltori riguarda la gestione dell’intesa raggiunta ed in particolare la gestione efficiente ed efficace della risorsa assentita allo scopo di garantire che il flusso aggiuntivo di acqua arrivi dove effettivamente c’è ne bisogno e serve, tenendo in conto dello stato delle strutture nell’area interessata, canali, condotte, vasche e impianti di distribuzione che com’è noto sono in uno stato di forte scarsa funzionalità. Dall’emergenza di questa estate la “lezione” da cogliere ancora una volta riguarda la programmazione e una rigorosa organizzazione nei punti strategici della distribuzione perché gli agricoltori hanno bisogno di conoscere il quantitativo di acqua messo a disposizione per lavorare in serenità e quindi un reale cronoprogramma dei lavori che riguardano dighe-invasi, traverse, vasche e reti irrigue per non rincorrere ogni anno emergenze in particolare nel mondo agricolo.