A Irsina va in scena la battaglia di Montepeloso
Nel chiostro di San Francesco il monologo dell’attore irpino Angelo Sateriale, sul testo di Francesco Di Sibio
La storia può diventare anche uno spettacolo teatrale, addirittura anche ironico e ricco di risate. La scommessa parte da Irsina, dove il 3 settembre alle ore 20 andrà in scena in prima assoluta la pièce teatrale “Montepeloso 1041, il monologo di un battaglia”. Ad ospitare la serata sarà il chiostro dell’ex convento di San Francesco. Il monologo sarà messo in scena dall’attore irpino Angelo Sateriale, che cura anche la regia, mentre il testo è di Francesco Di Sibio. La data scelta non è causale; infatti la battaglia in questione si svolse il 3 settembre 1041 nella piana intorno a Irsina, fino al 1895 chiamata Montepeloso.
Fu la vittoria definitiva sui Bizantini dell’alleanza Longobardi-Normanni e segnò la successiva costituzione della Contea di Apulia, in cui i Normanni iniziarono la loro personale conquista di pezzi di terra su cui espandere il loro dominio e la loro sete di ricchezza. Dal seme della contea nascerà con Roberto il Guiscardo il Regno di Sicilia, ovvero l’insieme delle conquiste normanne nell’Italia meridionale. Il lavoro tratta degli antefatti, fatti e uomini, che vinsero la battaglia sotto la guida di Guglielmo d’Altavilla, chiamato Braccio di ferro per il suo valore.
“Cercherò di portare per mano lo spettatore – dichiara l’attore-regista Angelo Sateriale – alla scoperta di un evento storico di mille anni fa. Col sorriso sempre pronto a materializzarsi, racconterò dei protagonisti di uno degli eventi meno conosciuti, tra quelli che hanno cambiato le sorti del nostro meridione d’Italia. Parte da qui il monologo che è stato pensato con l’ambizione di poter essere proposto in ciascuna delle dodici città che divennero baronie con la spartizione successiva alla battaglia”.
“Si tratta di un passaggio storico denso di importanza – afferma Gaetano Garzone, sindaco facente funzione di Irsina – e la valle dello scontro armato, da cui prese il nome, fu proprio Montepeloso, oggi Irsina. Un pezzo della storia italiana è stato scritto sotto casa nostra. Crediamo che quell’evento sia davvero importante per noi, per la nostra storia e per il nostro futuro, e che questo tipo di attività culturale, attraverso l’ironia e il coinvolgimento del pubblico, possa anche dare il via a una riscoperta maggiore dei fatti”.