Traffico di migranti e riciclaggio, arrestati nove lucani
Coinvolti nell’inchiesta della Procura di Salerno che in mattinata ha portato all’arresto di 47 persone
Sono nove i lucani arrestati nell’ambito dell’operazione della Guardia di Finanza di Salerno scattata alle prime ore di oggi nelle province di Salerno, Napoli, Caserta, Potenza, Matera, Cosenza, Sassari, L’Aquila e Pesaro-Urbino. I finanzieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, in carcere e domiciliare nonché di divieto di esercizio dall’attività professionale emessa dal gip del tribunale di Salerno nei confronti di 47 persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, riciclaggio ed utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
I lucani finiti in carcere sono Pasquale Chiruzzi di Pisticci, Gaetano Antonio Campese, Giuseppe Filomeno, Pasquale Larocca e Decimo Viola di Policoro, Vincenzo Rondinelli di Calvera, Vito Tralli di Tricarico, Rocco Valluzzi di Montescaglioso e Stefano Viceconte di Maratea. Divieto di esercitare l’attività professionale per Francesco Alex Giorgi di Pisticci.
Dalle investigazioni sulle irregolarità del “click day sarebbero emerse circa 2.500 istanze di ingresso di cittadini extracomunitari basate su dati inesistenti o falsificati. Agli atti dell’indagine anche il ‘tariffario’ utilizzato dall’organizzazione: ogni immigrato avrebbe corrisposto mille euro per ciascuna istanza inoltrata; si pagavano poi 2mila euro per ogni nulla osta e visto rilasciato e, infine, eventualmente per ogni fittizio contratto di lavoro firmato ulteriori 2mila euro. Un sistema-secondo la Procura di Salerno-ben articolato che comprendeva imprenditori, professionisti, e malavitosi, alcuni dei quali vicini alla camorra.
Contestualmente appartenenti al comando carabinieri per la tutela del lavoro e della guardia di finanza di Salerno stanno eseguendo un provvedimento di fermo di indiziati di reato nei confronti di 7 indagati per la violazione delle disposizioni contro l’immigrazione clandestina. Entrambi i provvedimenti sono collegati all’illecito utilizzo del cosiddetto click day legato al decreto flussi, a partire dal 2020.