Stellantis Melfi e indotto, “la situazione è critica”

20 luglio 2024 | 15:19
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Stellantis Melfi e indotto, “la situazione è critica”

La Fiom Cgil chiede l’intervento del Governo

La situazione è critica per tutta l’area industriale di Melfi, coinvolgendo anche i lavoratori dell’indotto che subiscono la precarietà lavorativa ma anche quella futura in quanto ancora le commesse non sono state assegnate a tutte le aziende. È su questo che si è discusso ieri nella riunione dei delegati di Stellantis della Fiom Cgil Basilicata alla presenza della segretaria generale Giorgia Calamita e del segretario Fiom nazionale, Samuele Lodi, responsabile del settore Automotive.

La riunione – si legge in una nota del sindacato-è stata necessaria per valutare la situazione dell’area industriale di Melfi, già denunciata da tempo dalla Fiom e resa ancora più complicata dalla ulteriore riduzione delle giornate lavorative e quindi dall’utilizzo dell’ammortizzatore sociale che sta creando disagi a tutte le famiglie coinvolte per l’elevata perdita salariale.

“Come Fiom Cgil – hanno detto Lodi e Calamita – riteniamo necessario un intervento del governo sull’intero settore, con investimenti affinché la transizione, necessaria, non venga vissuta come un disagio dai lavoratori. È fondamentale governare investendo risorse pubbliche e private e perché non si perda nemmeno un posto di lavoro e si possano realizzare nuove opportunità. Il tema dell’industria e del lavoro deve essere il punto da cui ripartire perché l’Italia possa riappropriarsi della capacità di innovare, l’unico modo per garantire l’economia del nostro paese.

A oggi, a fronte degli impegni assunti dal ministro Urso rispetto all’accordo che avrebbe saturato tutti gli impianti di Stellantis, non c’è nessuna novità, se non due incontri fissati per il 5 e 7 agosto in cui la Fiom Cgil vendicherà la tenuta e la centralità occupazionale nel settore automotive nel nostro paese”. Tra i temi trattati, anche le difficoltà rispetto alle condizioni di lavoro, di salute e sicurezza negli impianti, i carichi di lavoro in particolar modo in questa fase di calore dove l’azienda continua a non riconoscere condizioni di sicurezza idonee. “Per il 29 luglio – aggiunge Calamita – è stata inoltre convocata una riunione per discutere il rinnovo dell’ammortizzatore sociale al quale la Fiom rivendicherà un piano industriale certo a garanzia dei livelli occupazionali e del miglioramento delle condizioni di lavoro e di salario.

È fondamentale che lo strumento venga utilizzato in maniera equa perché non ci devono essere condizioni diverse e perdite maggiori di salario per la platea dei lavoratori. Riteniamo necessario mettere in campo tutte le azioni di coinvolgimento dei lavoratori per arrivare anche ad iniziative di lotta unitarie perché si diano risposte concrete e non si perdano importanti settori industriali di cui ne pagherebbero le conseguenze i lavoratori di un territorio già povero, quale quello lucano. È fondamentale – conclude – l’apporto delle istituzioni regionali e della società civile e che il tavolo dell’automotive dia risposte sia a livello nazionale che per l’area industriale di Melfi”. Un momento della riunione

Fiom Cgil