Sanità in Basilicata: migliora l’assistenza ospedaliera, ma peggiora la prevenzione

16 luglio 2024 | 13:12
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Sanità in Basilicata: migliora l’assistenza ospedaliera, ma peggiora la prevenzione

I risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria per l’anno 2022 illustrati oggi al Ministero della Salute

“Nell’anno 2022, la Regione Basilicata si dimostra al di sopra della soglia di adempienza in tutte e tre le aree di assistenza; si evidenzia un miglioramento nel punteggio dell’area ospedaliera che passa da 63,7 del 2021 a 78 del 2022, ed un peggioramento dei punteggi dell’area della prevenzione collettiva che passa da 79,6 a 68,5 e dell’area distrettuale, che passa da 64,2 a 61,9”. Ad indicarlo i risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA) per l’anno 2022 attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) che sono stati illustrati oggi nel corso di un evento al Ministero della Salute.

Per la Basilicata analizzando i singoli indicatori dell’area prevenzione-si legge nel Report- emerge il punteggio inferiore alla soglia di sufficienza dell’indicatore relativo alla copertura vaccinale nei bambini per MPR (pari a 30,1) e dell’indicatore composito sugli stili di vita (punteggio pari a 48). Nell’area distrettuale, nell’anno 2022 gli indicatori più critici, ovvero che non raggiungono il livello di sufficienza, sono quello relativo all’intervallo Allarme-Target dei mezzi di soccorso (punteggio pari a 0 – 26 minuti), quello relativo al consumo di farmaci antibiotici (punteggio pari a 46,5), quello relativo al numero di deceduti per causa di tumore assistiti dalla Rete di cure palliative (punteggio pari a 54,7) e infine quello relativo al numero di anziani non autosufficienti in trattamento socio-sanitario residenziale (punteggio pari a 20,8 nel 2022).

Criticità sono state riscontrate nel parametro che analizza la rinuncia alle cure a causa della inadeguatezza dei servizi sanitaria e per motivi economici: in Basilicata infatti si registra uno dei più alti tassi in Italia.

Per quanto concerne l’area ospedaliera si osservano due indicatori critici, in cui il punteggio non raggiunge la soglia di sufficienza: la percentuale di pazienti di età 65+ con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 2 giorni (punteggio pari a 38,4) e la percentuale parti cesarei primari in maternità di I livello o comunque con <1.000 parti (punteggio pari a 57,2). Si osserva il miglioramento del punteggio relativo all’indicatore sulla proporzione di interventi per tumore maligno della mammella eseguiti in reparti con volume di attività superiore a 135 interventi annui, che passa da 32 del 2021 a 99,8 del 2022.

Con riferimento all’indicatore relativo all’assistenza per gli anziani non autosufficienti in strutture residenziali (D33Za), si osserva una tendenza al miglioramento rispetto all’anno 2021 quasi ovunque: si segnalano tuttavia valori molto diversi tra le varie Regioni, con un significativo gradiente geografico Nord-Sud e valori critici in particolare in Campania e in Basilicata.