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Polizia, carenza di personale a Matera

16 luglio 2024 | 12:34
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Polizia, carenza di personale a Matera

Silp Cgil: “turn over di agenti insufficiente, a rischio la tenuta della sicurezza. Urgente invio di nuove unità a Policoro”

Carenza di organico tra il personale di polizia di Matera. La denuncia è del Silp Cgil provinciale. “Ci troviamo in una situazione difficile poiché la situazione della Questura di Matera e delle sue articolazioni coincide con un particolare momento di carenze di organico complessivo che, a livello nazionale, non garantiscono, e non soltanto a Matera, organici idonei a poter rispondere alle generali esigenze di controllo del territorio – afferma il segretario generale provinciale del Silp Cgil di Matera Francesco De Fina – La curva decrescente del personale di polizia che ha caratterizzato gli ultimi anni a causa di un turn over insufficiente sta determinando una disfunzionale organizzazione dei processi lavorativi con effetti devastanti sulla tenuta stessa del modello di sicurezza fin qui adottato.

A ciò si aggiunga che, anche nel Materano, il personale sta copiosamente lasciando il servizio per raggiunti limiti di età. Nonostante l’attuale carenza di organico – prosegue De Fina – i risultati sono ampiamente positivi, per questo un plauso va alla qualità delle lavoratrici e lavoratori della Polizia di Stato presenti sul territorio. Tutto ciò deve farci riflettere in relazione al fatto che si lavora di più con sempre meno personale, operatori che oggi raggiungono un’età media di 46/48 anni in una realtà che, nel periodo estivo, quasi triplica la propria popolazione rispetto a quella residente.

Ciò deve spingere i vertici dell’amministrazione ad investire presto e bene su una tale realtà che sembrerebbe essere stata abbandonata a se stessa.

Le carenze di organico, evidenziate, vanno superate in tempi rapidi – fa sapere De Fina – per consentire di presidiare al meglio la Provincia di Matera ed al contempo consentire, al personale attualmente in forza, di alleviare gli eccessivi carichi di lavoro. Non bastano più le promesse servono risorse, in primis quelle umane, considerati gli ultimi avvenimenti di cronaca avvenuti nel centro Jonico di Policoro, si auspica che sia nei progetti dell’Amministrazione inviare nuove unità presso i presidi della Polizia di Stato presenti nella Città di Policoro.

Abbiamo già chiesto al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, di elevare il Distaccamento della Polizia Stradale di Policoro a Sottosezione Ordinaria e di inviare più unità presso la Sezione della Polstrada di Matera, adesso chiediamo di inviare nuove unità presso il Commissariato di polizia stradale di Policoro, che necessita inoltre con urgenza di una Dirigenza stabile ed adeguata, in quanto attualmente Il Commissariato è retto da un funzionario che è al contempo il Dirigente del Commissariato di Pisticci. Quest’ultimo è costretto oltre a Dirigere il commissariato di Pisticci, a sovrintendere anche quello di Policoro, dividendosi quotidianamente tra i due Commissariati di Pubblica Sicurezza.

Il sistema sicurezza oggi mostra come si possa e si voglia sopperire alle necessità di merito solo attraverso lo straordinario. Straordinario peraltro neanche retribuito nei tempi convenzionali (il più delle volte) e dai vergognosi importi corrisposti. Siamo di fronte ad una situazione ormai non più sostenibile, in cui il cronico posticipo delle remunerazioni, che dovrebbe rappresentare l’eccezione ha assunto per i nostri governanti le sembianze della “normalità, destinando agli operatori di Polizia i dovuti emolumenti “a singhiozzo”, accumulando sempre di più un maggior ritardo nel pagamento dello straordinario. Rammentiamo che migliaia di lavoratrici e lavoratori di polizia su quei proventi facevano e fanno affidamento per soddisfare primarie esigenze familiari, alla luce di una retribuzione fissa modesta e un potere d’acquisto compromesso a causa dell’aumento dell’inflazione e dei prezzi di beni e servizi, unitamente al mancato rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da ben 925 giorni.

Operatori sottoposti a gravosi prolungamenti dell’orario di lavoro ormai per i servizi più variegati: dall’ordine pubblico per l’immigrazione, le manifestazioni, eventi di varia natura, all’attività di controllo del territorio, ai servizi antiterrorismo, alle indagini sulla criminalità diffusa e organizzata.

Non è tollerabile che a un operatore di polizia da una parte lo si obblighi – per legge – a prestare attività lavorativa oltre l’orario ordinario di servizio, senza possibilità di esimersi, dall’altra non si provveda mensilmente al pagamento di quanto dovuto. Lo straordinario è inversamente proporzionato allo stipendio, più il lavoratore effettua straordinario e più la retribuzione è bassa. Non ci stiamo ad essere prigionieri di un uso propagandistico della sicurezza.

Quello che serve, al contrario delle facili ricette ai problemi complessi, è un progetto sistemico che coinvolga la cittadinanza, le amministrazioni locali, gli esperti in materia, che sia capace di raccordarsi con le istituzioni deputate al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica per mettere in campo nuovi progetti. La prevenzione deve costituire la principale forma di contrasto ai reati predatori anche attraverso una più mirata ed efficace formazione degli operatori di polizia, strategica per una società moderna e più sicura. Infine, anziché gridare genericamente al lupo al lupo, non facciamo mancare alla sicurezza le necessarie risorse per sopravvivere assumendo nuovi giovani e creando apparati di controllo del territorio efficienti e in grado di rispondere alle istanze dei cittadini, in particolare per le fasce più deboli della nostra Società. Fare da cassa di risonanza ad ogni episodio di cronaca senza agire strutturalmente sulle cause dei problemi nel medio lungo termine è deleterio oltre che inutile. L’auspicio è che la Politica perda questo vizio atavico assumendosi le proprie responsabilità sia quando è al governo sia quando fa l’opposizione. Magari anche avendo la sensibilità necessaria a migliorare le condizioni di vita e di lavoro di chi serve il Paese. Attendiamo ora – afferma De Fina – un pronto e risolutivo intervento e una concreta risposta sui temi trattati per rendere efficiente l’azione della Polizia di Stato sul Centro Jonico di Policoro”.