Ospedali: stato di agitazione a Lagonegro, Pescopagano e Melfi

2 luglio 2024 | 10:45
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Ospedali: stato di agitazione a Lagonegro, Pescopagano e Melfi
Ospedale di Melfi

La Uil Fpl: chiarimenti sulla riorganizzazione avvenuta senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali

La Uil Fpl ha chiesto con una nota indirizzata al Presidente Bardi a sua Eccellenza il Prefetto e all’Azienda San Carlo chiarimenti circa la riorganizzazione del personale che sta avvenendo nei presidi ospedalieri dell’Aor San Carlo, senza tra l’altro una informativa alle organizzazioni sindacali. Infatti-spiega il segretario regionale aggiunto Giuseppe Verrastro- in questi giorni con note unilaterali da parte dell’Azienda vengono riassegnate unità infermieristiche invocando il rispetto di un Regolamento di mobilità interna che la Uil Fpl tra le altre cose non ha mai firmato.

L’Azienda-spiega il sindacalista- ha mobilitato delle unità infermieristiche da alcuni servizi nel presidio di Lagonegro e da alcuni servizi del presidio di Pescopagano, mentre altre unità per logiche imperscrutabili, sono rimaste al loro posto. Inoltre, nessuna comunicazione preventiva è stata data alle organizzazioni sindacali, il che configura anche una violazione del Regolamento medesimo e delle norme sindacali che non si applicano in modo uniforme. Nell’ultimo periodo addirittura un ‘unità di Oss è stata trasferita al presidio ospedaliero di Pescopagano in barba al vigente regolamento, violando l’articolo 6 comma 6, dello stesso. Ad oggi, nonostante le note legali inviate alla Direzione Generale nulla si è smosso e tale personale è stato mobilitato. Non si comprende inoltre come mai a Pescopagano, nonostante sia arrivato personale neo assunto, non è stato preso in considerazione?

Una situazione esplosiva -annuncia Verrastro-che ci costringe a proclamare lo stato di agitazione dei presidi di Lagonegro, Pescopagano e Melfi. Infatti, la problematica della carenza di personale colpisce anche il presidio di Melfi, nel quale il personale lavora a ritmi oramai inverosimili ed anche su questo presidio siamo stati inascoltati. A sua eccellenza il Prefetto si chiede una convocazione delle parti in Prefettura per dirimere tali situazioni che sono divenute oramai insostenibili. Ad oggi non si comprendono le ragioni per cui la Direzione Strategica non intende inviare personale in questi Presidi ma preferisce mobilitare personale interno che tra le altre cose è anziano ed affetto da varie patologie”.