Mobilità, “priorità per la Basilicata ma con l’autonomia differenziata peggiorerà”

18 luglio 2024 | 17:01
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Mobilità, “priorità per la Basilicata ma con l’autonomia differenziata peggiorerà”
Un momento dell’assemblea generale della Filt Cgil

Ditella (Filt Cgil): Bisogna determinare prima i servizi minimi essenziali e poi sulla base degli stessi fare sì che il contratto di servizio sia funzionale alle esigenze reali

La mobilità è una priorità per questa regione e con l’autonomia differenziata peggiorerà. Bisogna determinare prima i servizi minimi essenziali e poi sulla base degli stessi fare sì che il contratto di servizio sia funzionale, soprattutto per i pendolari che in Basilicata sono il 67% dei viaggiatori e poi per il turismo”. Lo ha detto il segretario generale Filt Cgil Basilicata Luigi Ditella intervenendo all’assemblea generale della Filt Cgil lucana alla quale, in collegamento video, ha partecipato anche il segretario nazionale Stefano Malorgio che ha annunciato per ottobre una due giorni in Basilicata per aprire il confronto sul tema della mobilità nel Mezzogiorno.

Nel corso dell’incontro Ditella ha ribadito la contrarietà della Filt rispetto a ogni ipotesi di affidamento diretto della gestione dei trasporti in Basilicata da parte del governo regionale dopo che la gara per il Tpl è andata deserta, “prestando il fianco- ha precisato il segretario – a eventuali ricorsi e attestando il fallimento del governo regionale sul piano di esercizio dal momento che l’affidamento diretto sarebbe alle stesse condizioni della gara già andata deserta”. Per Ditella “vanno assolutamente prese in considerazione le nuove condizioni dei trasporti in Basilicata che sono diverse da quelle del piano di esercizio del 2009 e che tengano conto delle reali esigenze sulla base dei 37 milioni di chilometri coperti in Basilicata dal servizio di trasporto pubblico locale”.

Al centro dell’assemblea anche la strategicità dell’aeroporto di Pontecagnano, che secondo Ditella dovrebbe rientrare nel Tpl, e la crescita del settore della logistica: “Un settore nascosto – ha concluso – spesso fatto di lavoratori interinali che non hanno un minimo di garanzia. Particolare attenzione della Filt Cgil è rivolta alla logistica di San Nicola di Melfi, i primi a subire la crisi dell’automotive e dello stabilimento Stellantis”.