Le scemenze del Nord e il portafoglio del Sud: Salvini in soccorso a Zaia e Fontana

26 luglio 2024 | 09:42
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Le scemenze del Nord e il portafoglio del Sud: Salvini in soccorso a Zaia e Fontana
Un tratto della Pedemontana

Mentre al Sud non si fanno più neanche le strade interpoderali con il brecciolino, al Nord il Veneto si è fatta la Pedemontana e la Lombardia la A35, BreBeMi: ma a pagare quel fallimento siamo noi

Tra le materie della autonomia differenziata previste nell’articolo 117 della Costituzione e oggetto della legge Calderoli ci sono le “Grandi reti di trasporto e navigazione”, quindi anche le Autostrade. Occorre precisare che grazie al cosiddetto Project Financing è già ora, e lo è stato in passato, possibile gestire e realizzare autostrade da parte delle Regioni.

Non sono tantissime e sono tutte al Nord, perché si sa al Nord “tutto funziona”, o quasi, e al Sud neanche ci si prova. Per cui mentre al Sud non si fanno più neanche le interpoderali con il brecciolino, al Nord Zaia si è fatto la Pedemontana, la Lombardia la A35, BreBeMi (Brescia-Bergamo-Milano) la tangenziale Est oltre alla Pedemontana Lombarda (A36) con tempi di realizzazione lunghissimi anche per l’opposizione delle popolazioni dei comuni attraversate da un’opera considerata palesemente inutile.

E fin qui, direte, siamo alle solite: le operose regioni nordiche si fanno le autostrade con il supporto dei privati mentre al Sud fanno i soliti piagnistei. Però il diavolo si nasconde sempre nei dettagli. Perché il meccanismo regge finché le autostrade hanno un senso e sono piene di autoveicoli, truck, moto e torpedoni che pagano il pedaggio. Ma se accade che il traffico è modesto e l’autostrada è deserta diventa un guaio, specialmente per la regione Veneto e Lombardia ossia per Zaia e Fontana che hanno garantito al concessionario privato l’integrazione dei ricavi del pedaggio.

Ora, stando a numerosi articoli su il Fatto e Huffington Post e altri accade che di passare per la BreBeMi, o per la pedemontana di Zai, gli automobilisti e affini non ne vogliono proprio sapere e le gestioni, da integrare con fondi regionali, sono pesantemente in rosso.

Parrebbe, quindi, che il primo esperimento di regionalizzazione delle reti di trasporto sia già fallito in partenza, prima di iniziare e che veneti e lombardi debbano mettere mano al portafoglio per ripianare i costi di queste infrastrutture regionali nonostante siano amministrate da strafighi come Zaia e Fontana. Un bel problema andare dai cittadini e spiegare: abbiamo fatto una scemenza, ora o vi tassiamo o chiudiamo queste meravigliose cretinovie.

E qui interviene in soccorso Salvini, per gli amici il capitone: “Il ministro delle Infrastrutture ha infatti inserito nella riforma delle concessioni autostradali, che vuole approvare subito, la possibilità di accollare allo Stato il potenziale buco miliardario della Pedemontana veneta.  Chiaro il significato di Differenziata? Il Veneto fa disastri, come per Antonveneta e le Banche Venete, e Pantalone, ossia anche i residenti nelle regioni del Sud e anche i poveri lucani, a cui chiudono anche le provinciali e non costruiscono neanche una ippovia, pagano. Si differenzia: i benefici al Nord, i costi a tutti!

Però, nonostante questo, agli autonomisti veneti non va ancora bene e protestano perché la riforma delle concessioni autostradali salverebbe i conti del Veneto per il ripianamento delle perdite della Pedemontana ma metterebbe una pietra tombale sul “federalismo stradale”, vanto dei presidenti leghisti del Nord. Insomma, autonomisti se si tratta di assegnare le concessioni, fare le nomine, stabilire i pedaggi e centralisti quando si deve pagare  il conto!

Cioè Salvini deve trovare il modo, come per tutto il resto, di lasciare i benefici, nella fattispecie BreBeMi. e le varie pedemontane al Nord autonomista, accollandone però i costi a tutto il Paese e questo equilibrismo diventa complicato anche per la sfacciataggine e prepotenza di Lega e dei Leghisti di Zaia e Fontana e Calderoli ma di sicuro fattibile vista la dabbenaggine dei politici sudditi meridionali.

Detto ciò mi interesserebbe sapere il parere dei consiglieri leghisti della Regione Basilicata, oltre a quello degli altri consiglieri e deputati e senatori di Centro Destra. Poiché ormai siamo abituati a tutto osserverò e rendiconterò con attenzione il comportamento degli onorevoli di tutti gli schieramenti alla camera e al senato sulla riforma delle concessioni autostradali di Salvini.