Basilicata, la nuova Giunta regionale già non convince

Circolano da ieri i nomi dei probabili assessori del riconfermato presidente Vito Bardi. Dopo la riunione di vertice di maggioranza tenuta a Roma, oggi 5 luglio in Consiglio regionale saranno, forse, ufficializzati nomi e deleghe. Tuttavia dalle voci più o meno confermate che circolano nei corridoi della politica, non ci sarebbe molto da rallegrarsi. Si tratta di Carmine Cicala, probabile la delega all’Agricoltura; Cosimo Latronico con delega all’Ambiente oppure alla Sanità; Pasquale Pepe, con delega all’Ambiente oppure alle Infrastrutture; Francesco Cupparo ritornerebbe alla Attività Produttive; una donna, probabilmente Antezza o Fazzari alla Cultura e Turismo. Marcello Pittella occuperebbe lo scranno di presidente del Consiglio Regionale. Si tratta di indiscrezioni che domani il Consiglio confermerà o smentirà. Ad ogni modo, possiamo già dire alcuni probabili assessori non ci sembrano di grande spessore. Alcuni, come Cicala – da ex presidente del Consiglio –  e Cupparo da ex assessorehanno già dimostrato i loro limiti sia politici sia amministrativi. Pasquale Pepe, che con i suoi trascorsi di amico sindaco degli “speculatori” dell’eolico e del fotovoltaico, all’Ambiente sarebbe una tragedia, ma anche altrove. Anche le probabili assessore sono una seria incognita. Insomma, a parte le deleghe, se la Giunta Bardi nascerà sulla base di accordi squisitamente politici, ossia da una spartizione partitica in modalità pallottoliere, come sembra in queste ore, non c’è da aspettarsi molto. Mancano spessore politico, cultura, conoscenza, stile, a cui su alcuni si aggiungono molti dubbi circa la tutela degli interessi generali. Mettiamo le mani avanti? Sì, non si sa mai. Siamo pregiudizievoli, no conosciamo la storia politica di questa regione e quella di alcuni esponenti della Lega, di Forza Italia, di Fratelli d’Italia, di Azione e di Italia Viva. Tuttavia, li ha eletti il popolo: solo per questo saremo pronti a chiedere scusa quando scopriremo che la Basilicata, grazie al nuovo Governo Bardi, sarà cambiata da così a così, naturalmente in meglio.